Già nella primavera/estate dello scorso anno sappiamo come le attività di bricolage e di giardinaggio, in casa e fuori casa, siano state fondamentali per superare il momento difficile di lockdown, lo stesso lo possiamo prevedere anche per la stagione 2021.
Riguardo all’anno scorso, secondo un sondaggio condotto da YouGov per ManoMano, l’e-commerce europeo del fai da te, giardinaggio e arredo casa, il 71% degli italiani hanno fatto attività di bricolage in conseguenza del maggior tempo, obbligatoriamente passato a casa.
Il 45% degli intervistati ha aggiustato degli oggetti e il 27% ha deciso di rinnovare il colore delle pareti di uno o più locali della casa. Il 13% degli uomini si è dedicato alla costruzione di mobili in legno, mentre il 22% delle donne, soprattutto giovani, si è impegnata nella creazione di oggetti e accessori.
Giardinaggio per amore
Ancora più elevata nel 2020, sempre secondo il sondaggio di YouGov, la percentuale, attestatasi al 79%, di italiani che si sono dedicati alla cura del verde, in casa, sul terrazzo o in giardino.
In particolare, il 51% degli intervistati ha dichiarato di aver coltivato delle piante aromatiche, il 38% ha acquistato piante e fiori per arredare la casa e il 35% ha coltivato piante da esterno.
Dati ancor più interessanti ci provengono da Promogiardinaggio, associazione no-profit nata nel 2008 per promuovere la cultura del verde in Italia, grazie ad un’indagine commissionata all’Istituto di ricerca Kkienn.
Il presidente di Promogiardinaggio, Ugo Toppi, evidenzia, nel corso di un’intervista rilasciata a GreenRetail.it, trade magazine del giardinaggio italiano, la “diminuzione della relazione funzionale, in cui la pianta è solo un mezzo per raggiungere un fine, come rendere più bella la casa o avere verdure coltivate biologicamente, a vantaggio di una relazione espressiva: nella quale la pianta è un fine in sé, oggetto di rapporto e di cura in quanto essere vivente. Un rapporto affettivo tra il coltivatore e le piante, che spesso sono diventate a tutti gli effetti “membri della famiglia”: un rapporto nel quale l’hobbista sente la responsabilità della cura della pianta e ricava soddisfazione personale dal suo benessere. Un po’ come è successo con gli animali domestici trent’anni fa, oggi le piante – sicuramente meno impegnative di un cucciolo – vengono accolte nelle famiglie con lo status di essere vivente”.
Una tendenza molto importante rispetto alla crescita di quella cultura che esprime una corrispondenza sempre più intensa tra l’uomo e la natura. Una cultura fondamentale per far crescere un corretto approccio con le piante, tutte le piante, dal piccolo basilico che abbiamo in casa, fino all’abete di Douglas, l’albero più alto d’Italia (62,45 metri), della Foresta di Vallombrosa in Toscana.
Che questa tendenza poi non sia un fenomeno del momento ma stia mettendo solide radici tra i nostri connazionali lo certificano anche le previsioni per il 2021 rilevate da Kkienn e che il Presidente di Promogiardinaggio sintetizza nell’intervista a GreenRetail sottolineando che “il 36% degli intervistati dedicherà più tempo rispetto al passato alla cura degli spazi verdi, il 20% aumenterà gli spazi dedicati al verde e alle piante coltivate, il 34% ha intenzione di “godersi” maggiormente l’oasi verde domestico, il 25% dedicherà più attenzione all’estetica degli arredi per il giardino e il terrazzo e il 22% ha dichiarato di voler spendere di più per questa passione nel 2021”.
Marzo 2021
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