Con 25 mila visitatori Orticolario 2017 raggiunge l’obbiettivo che si era prefissato.
Un successo annunciato perché era sufficiente varcare i cancelli di Villa Erba per rendersi conto della cura e all’amore che l’organizzazione ha messo nella costruzione di questo evento che, senza ombra di dubbio, possiamo considerare come il più interessante nell’ambito del folto scenario di manifestazioni verdi che ritroviamo ogni anno in Italia.
Il primo merito di Orticolario è quello di usare completamente le bellezze offerte dal polo fieristico di Villa Erba: la villa appunto, compresi i suoi sotterranei, ovviamente il parco, la darsena e il quartiere con il suo padiglione centrale e le tre ali.
Tutto durante Orticolario prende vita e si manifesta in tutta la sua oggettiva bellezza, conferendo all’evento un fascino davvero particolare.
Il tema dell’edizione 2017, dopo aver perlustrato tutti i sensi umani negli anni scorsi, si libra verso il cielo e si avventura verso la luna.
Il fiore protagonista è stata invece la fuchsia.
Tra le altre presenza, la rappresentazione che più ci ha colpito e che ha visto come protagonista la fuchsia è l’installazione realizzata da Rattiflora nell’atrio della villa di Luchino Visconti: enormi fuchsie che scendono dall’alto e che creano uno spettacolo decisamente emozionante.
Uscendo dalla villa, a pochi metri, abbiamo visitato il sotterraneo, animato dalle opere di Dario Ghibaudo e dai grandi semi di Roberto Visani, fino ad arrivare, in un allestimento perfettamente curato nell’uso della luce, ad una sala dove sono stati proiettati filmati dedicati alla natura e all’ospite d’onore, a cui è stato anche conferito il premio “Per un giardinaggio evoluto 2017”, Gilles Clément, scrittore, paesaggista e pensatore francese.
Sempre straordinario il parco di Villa Erba che in occasione di Orticolario si anima con i colori e i profumi offerti dagli stand dei tanti espositori, per la maggior parte florovivaisti che espongono le loro collezioni.
Siamo nel vero cuore di Orticolario: aggirandosi per gli stand i visitatori possono ammirare e acquistare piante e fiori per i loro giardino e terrazzi.
E’ sempre nel parco che trovano degnissimo spazio i giardini ispirati al tema dell’anno, la luna, e selezionati tramite il concorso internazionale “Spazi Creativi” da una giuria assai esigente.
Il polo espositivo, completamente in vetro, come fosse una grande serra che ben si integra nell’ambiente del parco, ha ospitato tutti gli espositori che proponevano prodotti legati al design, all’artigianato artistico, all’abbigliamento e ai prodotti gastronomici legati al verde e alla natura.
Entrando nel polo espositivo si accede al Padiglione Centrale, tradizionale “piazza” di Orticolario, in cui viene raccontato, con una grande installazione il tema dell’anno.
Gli ospiti più assidui di Orticolario erano abituati a un Padiglione Centrale allestito in maniera sempre molto spettacolare, con colori, suoni e profumi di grande impatto.
Quest’anno invece (bisogna considerare che il tema era la luna) abbiamo trovato un’installazione molto concettuale, dominata da un “cratere centrale” sovrastato da uno Sputnik, indubbio pioniere dell’avventura spaziale umana. Attorno al cratere centrale, una cintura di Quercus robuor fastigata che doveva rappresentare i missili in partenza.
Tutto intorno poi si estendeva la superficie lunare, caratterizzata dai crateri piccoli e grandi, ricavati nella pietra pomice e cosparsi di ampolle di vetro, espressamente riferite al viaggio di Astolfo sulla Luna, secondo il racconto di Ludovico Ariosto nell’Orlando furioso.
Uno scenario quindi decisamente lunare, molto lontano agli allestimenti del Padiglione Centrale a cui Orticolario ci aveva abituati.
Per concludere è doverosa una menzione particolare alle attività e agli spazi che Orticolario ha dedicato anche quest’anno ai bambini.
Un’attenzione davvero speciale che poche volte abbiamo occasione di ritrovare all’interno degli eventi, delle manifestazioni e delle fiere che siamo usi frequentare.
Ottobre 2017
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