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IFERR 2014 Meglio Renzi

Meglio il Renzi boy scout” lo ha detto Don Mazzi, il 2 dicembre scorso, durante iFerr, l’evento milanese dedicato ai grossisti di ferramenta.

Un evento interessante: un successo. 720 (dichiarati dall’organizzazione) sono stati i visitatori che hanno assistito alle due sessioni congressuali e hanno visitato gli stand delle 73 aziende che hanno voluto essere presenti in qualità di sponsor attivi, se così possiamo definirli.

In questa edizione di iFerr molto importante è stato il supporto di Assofermet, l’associazione dei grossisti di ferramenta, che ha esercitato un ruolo da protagonista per quanto riguarda i contenuti congressuali.

In riferimento proprio al congresso dei grossisti di ferramenta, segnaliamo l’apertura dei lavori da parte di Michele Tacchini, presidente dell’associazione, che ha preannunciato l’intenzione di confrontarsi con il Governo, o meglio con la Ragioneria dello Stato, sulla possibilità di attivare un incentivo a favore del comparto ferramenta.

Più precisamente verrà richiesto di offrire la possibilità ai consumatori di accedere a sgravi fiscali, suddivisi in più anni, pari al 50% degli acquisti in prodotti di ferramenta fino ad un massimo di 2.000 euro all’anno.

iFERR 2014 – Il filmato

Molto interessante è stato poi l’intervento di Andrea Lenotti, consigliere, ma anche ideologo di Assofermet.

Lenotti ha voluto sottolineare sia il peso “in valore” dei grossisti di ferramenta, che gestiscono il 20% del giro d’affari globale, sia quello concettuale, sottolineando l’evoluzione del grossismo moderno da “nastro trasportatore” a piattaforma distributiva.

In questo senso Lenotti ha fatto emergere la necessità della categoria di costituirsi in quanto distretto, abbattendo gli steccati della concorrenza e contribuendo, nell’unità, alla crescita del mercato e al miglioramento dei rapporti interni alla filiera (in particolare quelli con i fornitori – n.d.r.).

Ovviamente nella filiera descritta da Lenotti un ruolo fondamentale lo hanno i rivenditori di ferramenta, quelli definiti tradizionali o indipendenti, spesso a conduzione familiare e con negozi con metrature contenute.

Negozi che, secondo Lenotti, sono e saranno sempre la colonna vertebrale del mercato della ferramenta e che, in quanto tali, devono iniziare un processo evolutivo che li porti ad essere punti vendita moderni e accoglienti, oltre che competenti, importante caratteristica quest’ultima che già posseggono, ma che oggi non basta più.

Dopo questi interventi istituzionali si è aperta una tavola rotonda moderata da Alessandro Milan, giornalista protagonista della mattina di Radio 24, che ha visto la presenza di Alberto Casati (Stanley Black&Decker), Massimo Fioraso (Fischer Italia), Martin Angioni (Amazon Italia), Mario Aspesi (Brico IO – Marketing Trend), Francesco Franzini (Franzini Annibale spa), Franco Paltani (TTGroup).

Il confronto tra i protagonisti, gestito magistralmente da Alessandro Milan, è partito dalla richiesta dei grossisti di ferramenta di un maggior rispetto dei ruoli da parte delle aziende fornitrici, che tramite le proprie reti di agenti entrano in maniera sempre più capillare in tutti i punti vendita sul territorio (ruolo, quello della capillarità, rivendicato appunto dai grossisti).

I fornitori, pur se confermando uno spirito di aperta e totale collaborazione, hanno voluto però far emergere, con le parole di Alberto Casati, anche una propria richiesta di maggiore rispetto, rivolta ai tanti grossisti che, in aperta concorrenza con i produttori del settore, acquistano prodotti a basso costo in estremo oriente per poi veicolarli nelle ferramenta italiane. In sostanza, come sempre accade, se si vogliono migliorare le cose ognuno dovrebbe fare la sua parte.

Interessante è stata anche la presenza di Martin Angioni, amministratore delegato di Amazon Italia, che ha certificato la straordinaria crescita dell’e-commerce nel nostro Paese, che vede proprio in Amazon il ruolo di leader, sottolineando che il 42% delle vendite all’interno di Amazon Italia viene sviluppato da utenti terzi, cioè da negozi fisici che hanno aperto e che gestiscono un proprio negozio virtuale all’interno del grande portale.

Nonostante questo la resistenza da parte dei grossisti, rappresentati sul palco da Francesco Franzini, è risultata evidente, individuando in Amazon non un possibile partner ma un pericoloso concorrente.

La giornata si è chiusa nel pomeriggio, dopo una breve pausa pranzo, con un’intervista di Alessandro Milan al celeberrimo Don Mazzi e con il tentativo del giornalista di stuzzicare l’opinion leader sulle più attuali vicende e protagonisti della scena italiana.

Don Mazzi dobbiamo dire che non si è sbilanciato più di tanto, unica battuta saporita ha riguardato il premier Matteo Renzi, vecchia conoscenza di Don Mazzi risalente a quando Renzi era boy scout. Incalzato da Alessandro Milan, Don Mazzi, sul presidente del consiglio si è limitato a dire che lo preferiva come boy scout.

Altri ospiti “fuori settore” sono stati Daniele Massaro, che ha inviato un proprio messaggio dalla tribuna di San Siro e due componenti dei Nomadi, che hanno coinvolto l’intera platea cantando la sempre verde “Io Vagabondo”.

Dicembre 2014

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