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Nell’orto o sul balcone, coltivare l’insalata è semplice e dà ottimi risultati: bastano pochi accorgimenti per avere sempre insalata fresca e appena colta sulla vostra tavola!

Appartenente alla famiglia delle Asteraceae o Composite, l’insalata ha un ciclo vitale di due anni: viene raccolta annualmente come insalata fresca, mentre nel secondo anno produce il seme.

Ne esistono tantissime varietà sia a taglio sia a cespo: le prime caratterizzano le insalate con foglie separate, che vengono raccolte tagliando le foglie alla base.

Ne sono un esempio l’insalata gentilina e la lollo.

Le insalate a cespo sono invece quelle compatte, come l’iceberg e la romana: per essere raccolte vengono tagliate alla radice.

Le prime possono ricrescere più volte, le seconde invece vanno ripiantate.

I vecchi contadini consigliavano sempre di controllare le fasi lunari prima di seminare: l’insalata andrebbe seminata con luna calante, come tutti gli ortaggi a foglia, per evitare che vadano presto a seme (per fare un esempio, tutte le insalate, gli spinaci, le bietole).

Seminare l’insalata: come, dove, quando

Si può coltivare l’insalata sia sul balcone sia nell’orto e anche in caso di pendenza, realizzando delle vasche che seguono il terreno e delimitando delle aiuole.

Se volete provare a fare un piccolo orto sul balcone, la lattuga è sicuramente un ortaggio semplice da coltivare e che si adatta bene in vaso, perché ha le radici poco profonde, che non necessitano di molta terra: usate delle comuni cassette di legno o vasi in plastica o terracotta profondi almeno 30 centimetri.

Potete seminare a spaglio (spargendo i semi a mano) o a file, lungo dei solchi, direttamente in terra o ancora in un semenzaio, per poi trapiantare le piantine avendo l’accortezza di posizionare il colletto (punto di intersezione tra fusto e radici) a livello del terreno, ma non interrato. Per le qualità da taglio, spargete uniformemente il seme; per le varietà da cespo, seminatele a file distanti circa 30-40 centimetri.

Partendo dai semi, impiegherete circa un mese in più. Se siete alle prime armi, meglio optare per interrare delle piccole piantine, da acquistare dal vostro rivenditore di fiducia da febbraio/marzo oppure a fine agosto.

Una tecnica forse poco conosciuta prevede la coltivazione dell’insalata a partire dagli scarti: vi basta acquistare un cespo di lattuga, eliminando le foglie più esterne e intagliando la parte inferiore del cespo.

Immergete la base del cespo per un centimetro in un contenitore o ciotola con acqua e posizionatela davanti a una finestra.

Dopo 15 giorni inizierete a vedere le prime foglie e radici. Sostituite l’acqua una volta al giorno, poi, quando le foglie saranno cresciute, trapiantate il cespo in un vaso, con del terriccio ricco e rimettetelo davanti alla finestra.

Le prime foglie di questa insalata saranno pronte in pochi giorni.

L’insalata può essere piantata e coltivata tutto l’anno, grazie alle sue diverse varietà: il periodo migliore è da febbraio a settembre. In terreno aperto, la si può seminare o piantare a più riprese a distanza di 45/60 giorni (se seminate) o due settimane (in caso di trapianto di piantine) per averla sempre pronta per la raccolta.

Sul balcone, puntate a ottenere almeno 4 piantine per volta: man mano che crescono taglierete la seconda e quarta pianta, lasciando crescere le altre due e ripiantando nuovamente nello spazio rimasto vuoto altre due piante e così via.

Il terreno adatto per l’insalata

L’insalata richiede un terreno soffice e leggero, ben drenato, ricco di sostanze nutritive, in particolare di azoto: preparate una concimazione 15 giorni prima del trapianto.

Necessita di molte ore di sole al giorno e resiste a temperature non troppo alte; ha bisogno inoltre di molta acqua, tutti i giorni specialmente in estate.

Meglio innaffiare nelle ore più fresche, per non creare un elevato sbalzo termico che sarebbe dannoso.

Questi accorgimenti valgono anche per la coltivazione sul balcone: mettete il vaso in posizione soleggiata, spostandolo a mezz’ombra in piena estate. In alternativa, sia in piena estate sia d’inverno, coprite le piantine con un velo di tessuto non tessuto, che le proteggerà sia dal caldo eccessivo sia dal freddo.

Fate attenzione al drenaggio del terreno, per evitare ristagni d’acqua che farebbero marcire le radici.

In autunno non avrete bisogno di irrigazioni frequenti.

Come e quando raccogliere l’insalata

La raccolta dell’insalata non è affatto difficile: nelle varietà da taglio, tagliate le foglie quando sono alte dai 7 ai 10 centimetri, in quelle da cespo invece dovete farle crescere fino a maturazione e tagliare alla radice.

Va da sé che la prima varietà permette più raccolti, mentre la seconda non cresce più.

I nemici delle insalate e come difenderle

Le insalate sono molto resistenti: il pericolo più frequente è rappresentato dalle lumache, che si nutrono delle foglie più giovani.

Si possono utilizzare diversi rimedi, dai lumachicidi (da usare con attenzione essendo chimici) ai rimedi naturali come spargere cenere o sabbia intorno alle piantine o fare delle trappole con la birra. 

Se volete una coltivazione biologica, dovete provvedere alla pacciamatura, naturale con la paglia o artificiale con un telo di plastica forata, un telo in tessuto non tessuto o biodegradabile.

Con la pacciamatura risolverete il problema delle erbe infestanti e avrete un notevole risparmio idrico, poiché il terreno sarà sempre umido.

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2 risposte a “Coltivare l’insalata”

  1. Avatar photo ANDREA GIOVANNI MARIA BARANA ha detto:

    come si fa a capire quando l’insalata da cespo è maturata?

    • Avatar photo Bricoliamo.com ha detto:

      Lo si vede. Quando il cespo ha una grandezza adeguata e il colore è di un bel verde naturale è il momento. Se il cespo viene tagliato e non rimosso dal terreno potrai fare un secondo raccolto.