Il nostro cane, soprattutto se ha la fortuna di poter scorazzare libero in un giardino, può essere colpito da diversi tipi di parassiti.
E’ importante riconoscerli il più presto possibile per intervenire e risolvere così i problemi che creano.
Le pulci
(oltre al cane possono colpire altri animali e l’uomo)
Sono piccoli insetti che si muovono alla base del pelo, lasciando le loro deiezioni nel pelo stesso del cane. Tali deiezioni vengono chiamate anche ” polvere di carbone ” a causa del loro colore nerastro, che le rende peraltro facilmente riconoscibili.
Si possono scoprire pettinando il cane con un pettinino a denti fitti. In ogni caso la loro presenza si manifesta con grande chiarezza e in modo assolutamente riconoscibile: il cane sarà infatti affetto da un insistente prurito e da irritazioni cutanee.
Nel caso il cane fosse allergico alla saliva della pulce (può succedere), si evidenzierà una forma di alopecia mediana ascendente lungo la colonna vertebrale in partenza dalla base della coda.
Bisogna fare molta attenzione, perché le pulci depositano le uova a terra, quindi, se si riscontra la loro presenza sarà necessario disinfettare molto bene anche l’ambiente in cui vive il cane, certamente la sua cuccia (esistono prodotti specifici che garantiscono ottimi risultati).
Le pulci sono anche responsabili di infezioni all’uomo e ad altri animali (peste nell’uomo e mixomatosi nel coniglio) e di infestazioni nel cane e nel gatto (teniasi da diphilidium caninum).
I pidocchi
(possono colpire cane e gatto)
Sono piccoli insetti senza ali che svolgono tutto il loro ciclo biologico sull’ospite.
Il pidocchio si nutre di detriti cutanei; solo alcune specie sono ematofaghe (si cibano di sangue).
Anch’essi depositano le uova (chiamate anche lendini) sul pelo del cane e vi restano attaccate molto tenacemente.
Fortunatamente sono molto facili da vedere a occhio nudo.
Anche i pidocchi, come le pulci, sono responsabili di infestazione nel cane e nel gatto (teniasi da diphilidium caninum).
Le cheiletielle
(possono colpire il cane, il gatto e l’uomo)
Sono acari superficiali, anche loro svolgono l’intero ciclo sull’ospite e sono facilmente riconoscibili per via dei detriti cutanei, soprattutto nella zona dorsale della testa, e sulle superfici esterne delle orecchie.
Questi detriti vengono chiamati anche “forfora camminante” perché se dovessimo osservarli con una lente di ingrandimento , vedremmo che si muovono.
Anche le cheiletielle loro provocano prurito intenso e alopecia.
Questo parassita, pur se raramente, può colpire temporaneamente anche l’uomo provocando una dermatite eritermatosa pruriginosa localizzata soprattutto sotto gli indumenti più aderenti al corpo, ma il 90% delle volte, questi acari vengono trasmessi tra animali.
ZECCHE
(possono colpire il cane, il gatto e l’uomo)
Sono insetti ematofagi (si cibano di sangue) ben visibili, possono variare come dimensioni ma tutte hanno una forma ovoidale senza un capo ben distinguibile, sul quale è posizionato l’apparato boccale tramite il quale si aggrappano alla cute del cane.
Questi insetti non compiono l’intero ciclo biologico sull’animale, le uova vengono deposte a terra e, durante tutti gli stadi intermedi di vita, possono sopravvivere diversi mesi senza cibarsi.
Questo è il motivo per cui è molto difficile una disinfestazione ambientale.
Le zecche trasmettono malattie batteriche, virali, protozoarie e rickettsiali.
Individuarle è abbastanza semplice perché si possono riconoscere anche a occhio nudo tramite un’accurata ispezione della cute del nostro cane.
I RIMEDI
Per combattere le pulci i pidocchi e le zecche bisogna usare uno shampoo antiparassitario, lasciandolo agire sul cane per 10-15 minuti (ogni shampoo è dotato di istruzioni da leggere attentamente).
Successivamente bisogna sciacquare il cane abbondantemente con acqua tiepida e, se saremo fortunati vedremo una parte di animaletti cadere nella vasca.
Non preoccupatevi se non riuscirete ad eliminarli tutti immediatamente perché l’effetto dello shampoo dura almeno 24 ore.
Pettinare il pelo del cane con un pettine a denti stretti agevola l’eliminazione dei parassiti.
Per quanto riguarda in particolare le zecche possiamo procedere anche ad una rimozione meccanica. In tal caso è consigliabile stordirle con l’alcol o l’acetone, per poi toglierle con l’aiuto di una pinzetta per le ciglia.
Ricordatevi che una volta afferrata la zecca con la pinzetta (senza stringere troppo altrimenti si provoca lo sdoppiamento della pancia), per estrarla bisogna girarla in senso antiorario facendo ben attenzione ad estrarre anche la testa (ci si può aiutare prendendo la pelle sottostante con due dita).
Infine la zecca deve essere bruciata.
Assicuratevi sempre che la testa sia uscita, altrimenti è certo l’insorgere di una bella infezione.
Per le cheiletielle la faccenda è assai più complessa è infatti indispensabile andare dal veterinario, che prescriverà l’adeguata terapia medica.
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