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Vivienne Westwood madrina di Orticolario 2012

a cura di Avatar photo

La quarta edizione di Orticolario, che si terrà dal 5 al 7 ottobre prossimi a Villa Erba (Cernobbio – Como), avrà una madrina d’eccezione, la stilista Vivienne Westwood.

Dobbiamo sottolineare come mai una manifestazione fieristica ha avuto una madrina tanto rappresentativa di quello che è il suo approccio e la sua filosofia nei confronti del mercato che rappresenta.

Già, perché Orticolario, che noi di Bricoliamo abbiamo sempre seguito sin dalla sua prima edizione, non può essere considerato semplicemente una fiera e quello che rappresenta non è semplicemente un mercato.

Orticolario presenta una modalità culturale, un’opportunità di interpretazione su come vivere il proprio giardino, un momento di connessione collettiva e intima con il verde in quanto dono prezioso da amare e con il quale confrontarsi e dialogare.

Basta orientarsi nella nostra Rotta di Navigazione per trovare articoli che testimoniano questa inconsueta vocazione di Orticolario.

Allo stesso modo definire Vivienne Westwood semplicemente una stilista è drammaticamente riduttivo.

Stiamo parlando di una donna che ha sempre interpretato la moda come un veicolo per fare cultura, portando alla ribalta temi sociali e ambientali e usando la provocazione per risvegliare le menti.

Negli anni ’70 Vivienne Westwood fu una pioniera del punk inglese, dando un contributo, insieme al secondo marito, Malcom McLaren (che ne diverrà il manager) alla nascita della storica formazione dei Sex Pistols.

E’ proprio in quel periodo che Vivienne Westwood usa la moda per portare la trasgressione, insita nel punk, alla luce del sole.

Agli inizi degli anni ’70 apre a Londra, al 430 di Kings Road, Worlds End, negozio di moda e cultura famoso anche per il grande orologio posto sopra la vetrina, con le lancette che si muovono nel senso opposto, da destra a sinistra, rispetto alla convenzione che regola gli orologi di tutto il mondo.

Nel 1981 si propone a Londra con la sua prima sfilata che non si limita alla moda punk, trasgressiva e giovanile, ma esprime tutto lo studio, la tradizione e la tecnica che hanno reso Vivienne Westwood famosa in tutto il mondo.

Fu proprio lei, per prima, a riproporre con grande determinazione il corsetto e il faux cul di ispirazione ottocentesca.

A fianco, o meglio dentro la sua moda, Vivienne Westwood ha sempre dichiaratamente sostenuto il proprio impegno su temi quali quelli dell’emancipazione femminile e della tutela dei diritti civili e dell’ambiente, oltre al suo amore per la natura, il verde, l’aria aperta e i giardini (nel nuero di settembre 2012 della rivista Gardenia potremo apprezzare le foto scattate da Dario Fusaro, uno dei più grandi fotografi della natura, nel micro-giardino di Vivienne Westwood).

Le provocazioni, le stimolazioni e i progetti di Vivienne Westwood negli ultimi trent’anni sono innumerevoli.

Citiamo il più recente: raccogliendo l’iniziativa dell’International Trade Centre (agenzia dell’ONU) mirata a sviluppare modelli etici di business nel campo della moda, in funzione della lotta alla povertà e dell’aumento del potere delle donne nei Paesi sottosviluppati, Vivienne Westwood ha creato un modello di business coinvolgendo le donne dei villaggi intorno a Nairobi (prima dedite alla compravendita di oggetti recuperati nella spazzatura) nella manifattura di borse e accessori moda.

In sole due stagioni sono state oltre 700 le donne coinvolte, che sono diventate economicamente indipendenti e hanno conquistato l’orgoglio necessario a far valere i propri diritti nella non facile società africana.

Non aiutiamo queste donne con la carità, le aiutiamo insegnando loro un lavoro” con queste parole Vivienne Westwood ha presentato il suo progetto e la collezione di borse ed accessori prodotte dalle donne africane e che la signora del punk ha voluto battezzare con il logo “I love crap” (amo la spazzatura). La collezione ha ottenuto la nomination per l’ambito premio Design of the Year Award 2012 ed è stata esposta al London Design Museum fino al 15 luglio scorso.

Ecologia, sostenibilità, creatività, ambiente, etica: è su questi valori che si può trovare la connessione esistente tra Vivienne Westwood e Orticolario.

La manifestazione lariana seleziona con grande rigore gli espositori proprio perché vuole rappresentare una modalità di approccio al giardino, al verde e alla natura e non semplicemente un mercato.

Per gli espositori crea opportunità di business e per i visitatori apparecchia stimoli e suggestioni fatte di piante, fiori e di feroce amore per la natura.

Alla fine tutto quello che viene ricavato dalla vendita degli spazi espositivi e dei biglietti d’ingresso viene destinato al sostegno di associazioni volontarie del territorio comasco.

A Vivienne Westwood l’organizzazione di Orticolario e il vivaio Rose Barni di Pistoia hanno voluto dedicare una nuova rosa, che entrerà negli annali con il nome di Rosa Vivienne Westwood.

Vivienne Westwood sarà presente a Villa Erba venerdì 5 ottobre in occasione dell’apertura di Orticolario.

Settembre 2012

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