
Eventi e fiere
Orticolario 2025 nell’Eden delle piante alimurgiche
Indice
Dal 2 al 5 ottobre ritorna a Villa Erba (Cernobbio) Orticolario con la sua quindicesima edizione. Per quattro giorni il parco secolare e il centro espositivo della storica dimora ospitano oltre 250 espositori italiani e internazionali selezionati con cura dall’organizzazione.
Piante rare, insolite e da collezione, oggetti d’artigianato e creazioni originali celebrano una natura che si fa arte, un saper fare prezioso in uno scenario esclusivo.
Il titolo di questa edizione di Orticolario è Eden e l’intento è quello di trascendere la comune idea di perfezione per celebrare la potenza sconvolgente e attraente della natura. Un approccio che ci ricorda il concetto di “sublime” nato in seno al romanticismo europeo dalla fine del XVIII secolo.
Per l’organizzazione si tratta di un invito ad allontanarsi dall’antropocentrismo contemporaneo, dall’idea di possesso, di dominio e di prevaricazione per abbracciare l’incontaminato e scoprire il bello oltre l’immaginazione umana, nella sua versione originaria.
Le piante alimurgiche
Al centro di questa dimensione selvatica, le piante alimurgiche, cioè piante spontanee e commestibili, che crescono in natura senza l’intervento umano e che sono state utilizzate nei secoli per affrontare i periodi di carestia.
L’etimologia della parola “alimurgia” deriva dal latino “alimenta” (alimenti, provviste, viveri) e “urgentia” (urgenza, bisogno impellente, necessità immediata). Le piante alimurgiche quindi rappresentano quegli alimenti che ci aiutano in caso di necessità.
Oggi, passando dal latino all’inglese, si parla di foraging, intendendo l’arte di riconoscere e raccogliere erbe e vegetali selvatici con fini alimentari e salutistici.
Riconoscere il valore delle erbacee commestibili è un atto di gratitudine che Orticolario sceglie di fare con “Una passeggiata nel bosco”, alla scoperta delle piante alimurgiche, progetto di Laura Storero, Marco Gramaglia e Davide Bacci.
Ospite d’onore di quest’anno è Antonia Klugmann, chef nota per la sua ricerca e utilizzo delle più svariate erbe in cucina.
I giardini tematici e le installazioni
Anche quest’anno si prospettano come interessanti i giardini tematici selezionati tramite il concorso internazionale Spazi Creativi (il vincitore si aggiudicherà il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”).
Nel padiglione, sempre allestito in maniera spettacolare, prende vita il progetto Dzonot, di Jonathan Arnaboldi e Matteo Pellicanò, ispirato ai cenotes, grotte carsiche parzialmente o totalmente collassate che hanno dato luogo a piccoli laghi circolari con acqua dolce in superficie e salata in profondità.
Cenotes è un vocabolo di origine spagnola che deriva da “dzonot” che nella lingua dei Maya significava acqua sacra.
Tra i luoghi iconici a Orticolario 2025 anche l’installazione “E quindi uscimmo a riveder le stelle” di Mantero Seta che invade l’atrio di Villa Erba, guidata dal principio della meraviglia.
Le novità di Orticolario 2025
Quattro sono le novità per il 2025. La prima, denominata AREA* è concepita per celebrare cultura, natura e la maestria artigianale: gli spazi centrali dei corridoi delle due ali si animano di realtà che fondono estetica, contenuto e materia.
Inedito è anche il MERCATO di Orticolario, introdotto per dar risalto al prodotto alimentare biologico e alla sua lavorazione: un’area conviviale e suggestiva animata da produttori selezionati, tra realtà già apprezzate dal pubblico e nuove eccellenze da scoprire.
OLISTICA, invece, è l’ambiente animato dalla sensibilità dello Studio Olistica di Margherita Sartori, che offre ai visitatori la possibilità diesplorare un nuovo tipo di benessere, più corale e coerente, attraverso attività che spaziano dallo yoga all’ipnosi olistica, dalle costellazioni familiari alla naturopatia.
Infine, la ZONA TECNICA, uno spazio dedicato alla passione per il giardino che accoglie espositori specializzati in ogni tipo di area verde e mette a disposizione anche una serie di esperti qualificati per fornire consigli pratici e approfondimenti.
Moritz Mantero, presidente di Orticolario riassume così la quindicesima edizione di Orticolario: “Il racconto di questa edizione testimonia il grande lavoro svolto dalla squadra di Orticolario nel corso di un anno intenso e complesso. L’evento dura tre giornate e mezza, ma i contenuti, per numero e qualità, giustificano un impegno cento volte superiore. Del resto, la costante ricerca e attenzione per il dettaglio, la bellezza e l’eleganza rappresentano la nostra cultura e costituiscono il vero punto di forza di Orticolario.”
Settembre 2025
Rispondi