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Come coltivare il glicine in giardino e in vaso

a cura di livio paretti

Rampicante noto e amato dagli appassionati di giardinaggio per la straordinaria capacità di fioritura, il glicine (Wisteria) è una leguminosa originaria dell’Asia orientale, che si è poi diffusa in tutto il mondo grazie alla propria bellezza e all’adattabilità ai climi più diversi.

Le varietà più popolari in Italia sono il Glicine cinese (Wisteria sinensis), la varietà più comune con i fiori viola o bianchi che sbocciano in primavera; il Glicine giapponese (Wisteria floribunda), con fiori rosa o bianchi che sbocciano in primavera e in estate e il Glicine americano (Wisteria macrantha), la varietà più resistente al freddo, con fiori viola o bianchi che sbocciano in primavera.

Il glicine è simbolo di bellezza e femminilità in molte culture. In Giappone è considerato una pianta sacra. I fiori sono commestibili e possono essere utilizzati per preparare tè, sciroppi e marmellate.

Dove coltivarlo

Il glicine ha bisogno del posto giusto e del sole per fiorire: è quindi importante un luogo ben esposto e con il giusto spazio tenendo conto che è una pianta che negli anni può avere uno sviluppo molto importante.

Essendo una pianta rampicante occorre fornirle adeguato supporto, considerando che può crescere fino a 20 metri in altezza e 10 metri in larghezza. Per questo motivo è spesso usato come copertura di pergole o di vialetti creando bellissimi tunnel fioriti.

Il glicine può essere piantato in autunno o in primavera, sia in piena terra, in giardino, in una buca profonda 50 centimetri e larga 80, dove darà il meglio di se, sia in vaso purché abbia un diametro minimo di 60 centimetri.

Acqua e fertilizzante

Il glicine non ha bisogno di molte concimazioni, sarà sufficiente del fertilizzante granulare in primavera e del fertilizzante diluito in acqua d’estate. È una pianta che resiste bene alla siccità e non ha bisogno di essere innaffiato frequentemente, anzi il peggior nemico è proprio il ristagno d’acqua; quindi, innaffiatelo solo quando il terreno si presenta completamente asciutto.

L’unica vera attenzione va rivolta alla potatura, che deve essere effettuata due volte l’anno: una potatura leggera a fine estate per eliminare i fiori appassiti e una potatura drastica a fine inverno per dare forma alla pianta.

Le possibili insidie

Tra i nemici del glicine spiccano sicuramente gli afidi, detti anche Pidocchi delle Piante, piccoli insetti succhiatori che estraggono le sostanze nutritive dalla pianta, la quale manifesterà una deformazione delle foglie e subirà un notevole ritardo nella crescita. Gli afidi possono anche essere letali per la pianta soprattutto se ancora giovane.

In commercio esistono insetticidi naturali specifici che consentono di risolvere il problema. È importante provvedere al più presto senza far passare troppo tempo dal loro arrivo.

L’altro pericolo per il glicine è l’oidio, detto anche Mal Bianco, malattia funginea molto comune che attacca sia le piante da fiore che le orticole, privando la pianta delle sostanze nutritive e si manifesta con delle macchie biancastre e farinose, sulle foglie colpite.

Se non si interviene tempestivamente l’oidio può portare alla perdita delle foglie con un grande rischio di sopravvivenza della pianta.

Esistono in commercio funghicidi specifici per la lotta contro l’oidio, l’importante è intervenire tempestivamente al primo manifestarsi della malattia.

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