La salvia che siamo abituati ad usare in cucina è la officinalis o salvia comune.
Quando scegliete la piantina per la vostra coltivazione in giardino a in vaso tenete conto che la salvia officinalis albiflora, cioè la migliore per l’uso in cucina, nel momento della fioritura si presenta con fiori bianchi.
Se noterete dei fiori rossi significa che si tratta di salvia officinalis purpurescens, comunque utilizzabile in cucina anche se ha le foglie più dure della albiflora: è particolarmente adatta per decotti e tisane.
La salvia è una pianta perenne che nel tempo trasforma il suo fusto da verde in legnoso, molto ramificato e in grado di raggiungere fino al metro di altezza, diventando così un bellissimo cespuglio decorativo e profumato per il vostro giardino.
Una pianta robusta che ama il sole
E’ una pianta robusta che ama il sole e il caldo, anche se riesce tranquillamente a sopravvivere all’inverno, soprattutto se avrete l’accortezza di proteggere le radici mettendo intorno alla pianta dei pezzi di corteccia.
Naturalmente tutto ciò è possibile ad altitudini inferiori ai 700 metri sul livello del mare: in montagna ci si dovrà accontentare della sua coltivazione estiva.
Il terreno ideale
La salvia preferisce terreni neutri o leggermente calcarei e sabbiosi, molto permeabili in modo da favorire un buon drenaggio e una buona circolazione dell’aria.
Non ama i terreni acidi e pesanti. Non necessita di grandi quantità di acqua, anzi resiste bene anche alla siccità.
Quando la innaffiate abbiate cura di non esagerare e soprattutto di non creare ristagni d’acqua nel terreno intorno alla pianta, perché questi sono la principale causa della morte della pianta di salvia.
Tra un’annaffiatura e l’altra lasciate asciugare la terra.
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