Sulla base di un’analisi fatta da Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi alle attività svolte dagli italiani nel tempo libero, risulta che il 37% dei nostri connazionali si dedica alla coltivazione e alla cura del giardino e dell’orto.
Un fenomeno in crescita e che, secondo Coldiretti, è accreditabile a diversi motivi: come misura antistress, per passione, per gratificazione personale o anche solo per risparmiare.
“Si tratta di un hobby – precisa la Coldiretti – che coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che piace ai giovani considerato che è praticato da più di uno su quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, anche se l’interesse aumenta con l’età e raggiunge quasi la metà degli over 65“.
La cura di orto e giardino è particolarmente diffusa nelle regioni del nord, con punte in Veneto, Valle d’Aosta e Fiuli Venezia Giulia dove coinvolge oltre il 50% della popolazione; nelle regioni meridionali i valori scendono al 25%.
La passione per la coltivazione e il gusto di poter portare in tavola i frutti della propria terra, non si limita a chi abita in una casa con giardino
“ma – sottolinea la Coldiretti – coinvolge anche chi possiede semplici terrazzi, grazie all’offerta di piante di varietà adatte alla coltivazione in vaso. Non solo dunque piante, fiori, basilico, rosmarino e mentuccia, ma anche pomodori, zucchine e lattuga. Le novità offerte sul mercato per preparare l’orto in terrazzo sono molte e non c’è che da scegliere tra peperoni, cetrioli, melanzane, peperoncini piccanti dalle mille forme, rotondi, a cono, a campana , pomodori con i frutti piccoli e dolci, fagiolini e ogni tipo di ortaggio capace di crescere in vaso.”
Una crescita di attenzione per il verde che non è solo italiana.
In Gran Bretagna il National Trust, davanti a una lista di attesa di 100 mila persone, ha deciso di usare la terra delle dimore storiche per dare ai britannici la possibilità di coltivarsi frutta e verdura in proprio.
Negli Stati Uniti la vendita di alberi da frutta e le sementi per orto è cresciuta negli ultimi due anni di oltre il 50%.
Marzo 2009
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