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Quando non si riesce a rimuovere una vite i problemi generalmente possono essere di due tipi: o è danneggiato il filetto e quindi siamo in presenza di quella che viene chiamata vite spanata, oppure è danneggiata la testa della vite, tanto da non consentirci di rimuoverla agevolmente con un normale cacciavite o avvitatore.

In entrambe i casi la causa più comune risiede nell’ossidazione della vite, del filetto e/o della testa, con relativa formazione di ruggine. È proprio la ruggine che deteriora la testa e la filettatura della vite rendendola difficile da rimuovere.

Altri fattori che possono danneggiare la filettatura di una vita sono un’avvitatura troppo energica e forzata, oppure un’avvitatura esercitata in una posizione non corretta, cioè obliqua rispetto alla verticale.

Come intervenire sulla vite arrugginita

Nel caso più comune, cioè quello della vite arrugginita bisogna evitare di avventarsi sulla vite, indebolita proprio dalla ruggine, spingendo con forza sul cacciavite perché si rischierebbe di romperla definitivamente, aggiungendo, al problema iniziale, un problema ancor più difficile da risolvere.

Prima di mettere mano al cacciavite è bene pulire al meglio la testa della vite con una spazzola per ferro e poi, una volta rimossa la polvere creata, procedere con una buona spruzzata di un prodotto specifico, come per esempio il WD-40 Specialist Super Sbloccante, che è stato studiato appositamente per penetrare rapidamente e a fondo proprio nei casi di filettatura spanata.

Solo dopo questa operazione possiamo utilizzare il cacciavite, premendo con una certa forza nell’intaglio sulla testa della vite e girando molto lentamente. Nel caso ci trovassimo davanti a un nulla di fatto, possiamo provare a dare qualche leggero colpo di martello nella zona immediatamente intorno alla vite, nel tentativo di facilitare il disaccoppiamento delle filettature.

Se riprovando la vite si muove anche di poco, torniamo a spruzzare il Super Sbloccante, che troverà nuove vie in cui insinuarsi e procediamo così, con piccoli passi per volta fino all’estrazione della vite.

Naturalmente non battete mai con il martello sul cacciavite usato come fosse uno scalpello: non otterreste una migliore presa del cacciavite sulla vite, bensì rischiate di peggiorare la situazione facendo scivolare la vite ancor più all’interno della sua sede danneggiata.

Come intervenire sulla testa della vite danneggiata

Più semplice è la soluzione nel caso il filetto fosse ancora integro e il problema riguardasse solo la testa della vite. I problemi possono derivare da due tipi di problemi: il primo è di nuovo addebitabile alla ruggine che ha consumato la testa della nostra vite; il secondo invece potrebbe derivare da un eccesso di energia all’atto dell’avvitamento, fino ad arrivare addirittura a rovinare l’incavo in cui azionare con il cacciavite.

Anche in questo caso la prima cosa da fare è ripulire quanto meglio possibile la vite dalla ruggine e dalla polvere, per poi spruzzare una buona dose di WD-40 Specialist Super Sbloccante.

A questo punto le strade si separano nel caso si tratti di una vita a taglio o a stella. Nel primo caso possiamo provare, con un seghetto, a ripristinare il taglio che ci consentirà di agire con il cacciavite, mentre nel caso della vite a stella possiamo posizionare un elastico, o qualsiasi pezzo di gomma, sulla testa della vite per poi usare con una certa forza il cacciavite che, grazie all’elastico avrà una maggiore aderenza.

Anche in questo caso ad ogni movimento, anche se minimo, della vita, una buona spruzzata di Super Sbloccante certamente aiuterà nel lavoro. Procedete sempre lentamente per non danneggiare irrimediabilmente la vitte già danneggiata.

Estrattore ultima spiaggia

Se arrivati a questo punto non siamo riusciti a estrarre la vite incriminata che, o non si muove di un micron, oppure, al contrario, gira a vuoto senza però minimamente uscire dalla sua sede, non possiamo altro che ricorrere ad un accessorio specifico chiamato, appunto, estrattore.

È un piccolo attrezzo in acciaio, con una punta conica che avanza una volta azionato da un trapano o da un cacciavite. Il suo utilizzo prevede la realizzazione di un piccolo foro sulla testa della vite da eseguire con un trapano e una punta dal diametro di circa la metà rispetto al diametro della vite.

Nel foro così ottenuto si inserisce la punta dell’estrattore avvitandola fino a quando si blocca. A questo punto si deve forzare l’avvitatura in modo che l’estrattore trascini con se il corpo della vite, svitandola e consentendone così l’estrazione.

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