La parte probabilmente più importante nella cura del proprio giardino è quella riguardante l’irrigazione dello stesso.
L’acqua è la prima fonte di vita del nostro prato e delle nostre piante, bisogna non farla mancare, ma bisogna anche stare attenti a non esagerare.
Ogni stagione ha le sue caratteristiche climatiche, vediamo insieme alcune regole di base da seguire nei diversi momenti dell’anno.
In primavera, con l’arrivo del primo sole bisogna dedicarsi con regolarità all’irrigazione del giardino, tenendo però d’occhio le condizioni meteorologiche: se il cielo è ancora coperto, si potrà effettuare l’irrigazione in qualsiasi ora del giorno, mentre se il tempo è già soleggiato, è consigliabile bangnare nei momenti più caldi della giornata.
Tendenzialmente in primavera, ferma restando la variabile delle piogge, è bene irrigare il prato ogni 2-3 giorni.
L’estate è sempre la stagione più problematica sia perché è la più calda, sia perché con le vacanze lontano da casa, spesso si è costretti a trascurare il giardino.
Durante i mesi più caldi il prato va innaffiato ogni giorno.
Un impianto di irrigazione con un buon programmatore elettronico è utile e comodo in qualsiasi periodo dell’anno: quando ci si allontana per le vacanze estive diventa indispensabile.
In autunno, soprattutto se le classiche piogge di questo periodo si fanno attendere, continuate ad annaffiare il prato con regolarità, anche se con minore frequenza rispetto al periodo estivo: 2-3 volte alla settimana.
Inoltre, non perdete occasione di rastrellarlo per raccogliere rami e foglie secche, nonché per eliminare eventuali infestanti che potrebbero soffocare l’erba.
In inverno il prato e le piante a foglie caduche non hanno più bisogno di un’irrigazione regolare: è il momento di mettere “a riposo” l’impianto.
Le tubazioni interrate non corrono nessun pericolo con il gelo: infatti sono isolate termicamente dallo stesso strato di terriccio che le ricopre e, inoltre, le apposite valvole di drenaggio evitano qualsiasi ristagno d’acqua all’interno.
E’ meglio comunque chiudere il circuito dell’acqua a monte dell’impianto e, nel caso utilizziate uno o più programmatori a batteria, toglierli dalla presa d’acqua e riporli all’interno.
Ricordatevi di estrarre la batteria e, anche se sicuramente non sarà ancora esaurita, di gettarla nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata.
Le pile lasciate inattive si scaricano nel giro di qualche mese: meglio invece utilizzare, a ogni inizio di stagione, delle pile appena comprate.
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