Mentre nelle nostre scuole sono ormai completamente scomparse le applicazioni tecniche, unico spazio di manualità che veniva riservato all’educazione dei ragazzini delle scuole medie, nel resto del mondo, o almeno in buona parte di esso, il “fare” rientra tra le attività educative fondamentali, non solo per dare gli strumenti ai ragazzi per non essere dei futuri adulti imbranati, ma anche perché il “fare” ha in se contenuti di disponibilità verso il prossimo, di collaborazione e di condivisione di problemi e soluzioni, estremamente importanti per la crescita sana di una società.
E’ l’esempio che viene portato dalla serie di cartoni animati della Disney e che ha come protagonista Manny, un piccolo imprenditore che, con tanto di negozio e attrezzi antropomorfi e parlanti, è sempre pronto e disponibile a risolvere tutti i problemi pratici dei cittadini di Sheet Rock Hills: restaurare la giostra del parco, costruire una casetta di legno per i bambini, aggiustare un lampadario e quant’altro.
Manny di fronte a qualsiasi lavoro è sempre ottimista e gioioso di aiutare il prossimo.
Mai da solo, ma sempre con l’aiuto della sua “squadra” di attrezzi: Dente, il saggio segaccio; Philip, il vanitoso cacciavite a stella; Pim, l’imbranato martello; Becco, l’ansiosa chiave a pappagallo; Strizza, la frizzante pinza; Scatto, il pignolo flussometro e infine Vito, un cacciavite a taglio piuttosto brontolone.
Punto di riferimento per il lavoro di Manny è la fornitissima ferramenta di Kelly.
In Italia viene trasmesso dal 2006 con il titolo di Manny Tuttofare dal canale Playhouse Disney, compreso nel bouquet di Sky.
Il titolo originale americano è Handy Manny, parafrasando la parola handy man, che in inglese significa tuttofare.
Aprile 2009
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