La notizia arriva dalla Zucchetti Centro Sistemi, azienda popolare nel mondo del giardinaggio per la gamma di rasaerba robot Ambrogio. “Siamo nell’era dell’Intelligenza Artificiale – dichiara Fabrizio Bernini, presidente di ZCS – e già nel 2019 usciremo con soluzioni robotiche innovative e dirompenti che anticiperanno ancora una volta il mercato”.
Infatti nel prossimo futuro potremo trovare sul mercato una nuova generazione di Ambrogio, il primo robot rasaerba al mondo dotato di intelligenza artificiale a bordo.
Grazie al lavoro dei propri ricercatori sulle più innovative e sofisticate tecnologie, basate sulla multisensoristica e sul concetto delle reti neurali, ZCS ha sviluppato una multipiattaforma tecnologica denominata Vision Z.
Un nome che evoca la visione verso il futuro della robotica e non solo; Vision come il nome del supereroe dotato di un vero e proprio database nella memoria con capacità di analisi e di elaborare informazioni e svolgere calcoli in pochi istanti.
Z come Zucchetti ma anche come Generazione Z dei robot.
La nuova generazione dei rasaerba robot Ambrogio con la nuova piattaforma Vision Z porteranno una vera e propria rivoluzione nel settore.
ZCS riassume in 4 punti i contenuti di innovazione più significativi.
Nessun impianto e nessuna installazione (Wire Free)
Si abbandonerà il filo perimetrale e Ambrogio diventerà ready to use.
Questo sarà possibile grazie all’inserimento di alcune applicazioni pratiche di deep learning sul robot che riuscirà ad auto apprendere le caratteristiche specifiche del giardino su cui opera, muoversi e gestire l’erba da tagliare.
La nuova multisensoristica unita al sistema ottico – dotato di speciale meccanismo autopulente – consentirà la navigazione autonoma del robot senza nessuna necessità di studiare prima il pattern o effettuare giri di ricognizione del prato da rasare.
L’integrazione delle diverse tecnologie, algoritmi e machine learning innalzano l’intelligenza a bordo di Ambrogio nel rispetto della piena sicurezza e massima efficienza di prestazione.
Manutenzione predittiva (My Help)
I robot sono connessi al Cloud con un modulo connect: in caso di guasto Ambrogio comunica all’istante tale anomalia al tecnico di riferimento che a sua volta potrà indicare, sempre tramite connessione, il giorno e l’ora del futuro intervento, oppure anche di evitarlo.
Con l’Internet of Things, che gestisce i Big Data per trasformarli in informazioni, i robot acquisiscono personalità elettronica, assimilabile alla figura giuridica.
Siamo nella manutenzione predittiva, che permette di anticipare il guasto, prevenire l’errore ed abbassare tutti i potenziali costi di manutenzione e riparazione consecutiva.
Sarà Ambrogio in autonomia che aprirà un processo organizzativo intento alla sua riparazione.
Comandi vocali (Smart Assistant)
La nuova generazione di Ambrogio sarà in grado di comunicare con i vari assistenti vocali delle maggiori piattaforme (Alexa di Amazon, Siri della Apple e Google Home).
L’utente potrà così dare dei comandi vocali al robot senza dover usare app o display.
Il robot diventerà quindi totalmente autonomo e collaborativo, avanzando così la collaborazione tra uomo e robot.
Inizia un vero e proprio dialogo con la macchina.
Interazione, gestione e controllo vocale per una semplificazione e un miglioramento delle performance del robot. In uscita già nel 2019.
Ricarica autonoma induttiva (Back Home by Induction)
Concluso il ciclo di lavoro, Ambrogio sarà guidato verso la ricarica da un faro induttivo, per richiamare Ambrogio alla base di ricarica che potrà effettuarsi con due modalità: la classica a contatto oppure ad induzione.
La ricarica induttiva nasce dalla volontà di creare robot con bisogno di minima manutenzione.
Lasciamo la chiusura dell’articolo al presidente Bernini: “Siamo orgogliosi di essere stati i pionieri di questo settore che ci vede ancora protagonisti e leader nelle proposte di innovazione.”
Marzo 2019
Rispondi