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Progetto Bosch-Naba: quando il fai da te diventa arte

a cura di Avatar photo

Per troppi anni si è pensato al “fai da te” come a una pratica necessaria per rimediare agli inconvenienti di casa o nella migliore delle ipotesi per costruire manufatti in legno.

Si pensava che i protagonisti del bricolage fossero gli uomini, soprattutto quelli un po’ avanti con l’età. Tutto questo non è più vero.

Le donne sono entrate prepotentemente nel mondo del bricolage con tutta la loro carica creativa e così la parola “decorazione” che solo dieci anni fa alla fiera Decorare di Villa Erba sembrava un qualcosa di strano, oggi è una realtà che si è fatta spazio tra i reparti dei centri fai da te e dei garden center.

Ora è il momento dei giovani.

Abbiamo già avuto modo di applaudire i ragazzi dei licei artistici e delle scuole d’arte coinvolti da Henkel nel progetto Citytape (per approfondire vedi nella Rotta di Navigazione al termine di questo articolo).

Ecco che in questo autunno del 2007 un’altra grande azienda del settore, la Bosch, sperimenta un’altra contaminazione tra il mondo dell’arte e quello dei prodotti per il bricolage.

I protagonisti questa volta sono i ragazzi del NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti Visive di Milano diretta da Alessandro Guerriero.

Il progetto, reso possibile da Bosch con i suoi elettroutensili, ma anche di quelli a marchio Skill e Dremel, ha visto la nascita di un laboratorio artistico NABA dal titolo “l’oggetto che visse due volte“, work in progress interdisciplinare, che ha visto realizzare, a partire da oggetti in disuso, elementi di arredo, capi di abbigliamento e accessori.

In questo 2007 il progetto ha visto la partecipazione di undici ragazzi del NABA, a rappresentanza delle quattro discipline del programma accademico (moda, design, scenografia, arti visive).

I ragazzi sono stati divisi in quattro gruppi, ciascuno dei quali ha pensato, progettato e realizzato un oggetto comune ma con contenuto artistico, utilizzando materiali in disuso (da qui il titolo “l’oggetto che visse due volte“) e decontestualizzati rispetto alla loro funzione d’uso originaria.

E’ così che, per esempio, un computer e un paio di vecchi sci, assemblati in maniera creativa, sono diventati un’innovativa e divertente sedia per la casa o per lo studio.

Nel loro lavoro i ragazzi sono stati coordinati da Soup Studio, gruppo di giovani designers laureati in NABA, con la partecipazione di “Puzzle for Peace” (designer contemporanei attenti alle problematiche ambientali e all’interdisciplinarietà tra le arti).

Naturalmente per forare, tagliare, incollare, avvitare e levigare i ragazzi hanno utilizzato elettroutensili Bosch, Skill e Dremel.

Credo che quello che noi definiamo comunemente fai-da-te sia un’attività con potenzialità ancora inesplorate – spiega Eugenio Perrella,direttore commerciale della divisione Power Tools di Bosch Italiae le opere che i ragazzi del NABA hanno realizzato, e realizzeranno, grazie ai nostri strumenti, ne sono la prova. Creatività, manualità ed elettroutensili tecnologici, ma semplici da utilizzare, sono tre ingredienti fondamentali per trasformare un oggetto qualsiasi in un pezzo unico“.

Il mondo dell’arte, oltre al momento creativo, ha sempre avuto un forte contenuto di manualità.

In questo senso la tecnologia diventa fondamentale.

La presentazione alla stampa si è conclusa con l’esposizione delle opere dei ragazzi e con l’annuncio, fatto da Eugenio Perrella di Bosch, dell’istituzione di un Premio Bosch per i tre migliori studenti dell’anno accademico 2008, uscenti dalle facoltà di Design, Scenografia, Arti Visive.

Il Premio consisterà in un kit di elettroutensili dei marchi Bosch, Skil e Dremel.

Ma ora passiamo in rassegna gli 11 protagonisti e le loro opere
(nella Rotta di Navigazione potete trovare un approfondimento e
le immagini dei ragazzi e dei loro lavori).

La lampada Arcos di Iris
Michele Sterchele (anni 20, 2° anno design)
Alessandro Cubani (anni 21, 2° anno scenografia)
Anna Ferro ( 19 anni, 2° anno scenografia)

Bikr Style “Hai voluto la bicicletta? Ora indossala!”
Paolo Lutri (21 anni, 3° anno scenografia)
Michela Lisio (20 anni, 2°anno design)
Alice Mortaro (20 anni, 2° anno design)

La seduta “I-CHAIR”
Tommaso Comolli (20anni, 2° anno design)
Attanasio Mazzone (22 anni, 2°anno design)

Hot Tent
Giulia Ramina (20 anni, 2° anno design)
Marta Pálsdóttir (22 anni, 2° anno design)
Matteo Cabassi (20 anni, 2° anno design)

Ottobre 2007

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

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