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Informazione sul DIY in Italia
a cura di Avatar photo

Più volte abbiamo sottolineato dalle pagine di Bricoliamo di come i temi legati alla manualità, alla conoscenza dei materiali e alla loro lavorazione, pur avendo fatto la storia del nostro Paese nel mondo, siano da troppi anni completamente trascurati dalla scuola e snobbati dai più, quasi fossero attività riservate alle fasce più povere della popolazione.

Essere in grado di lavorare la materia è invece l’unico modo per poter esprimere la propria creatività, fantasia e ingegno.

Tutti valori che vanno stimolati, incentivati e premiati e non repressi e umiliati. Il nostro sistema scolastico, attraverso una serie di discutibili riforme, ha cancellato ormai da decenni le attività manuali dalle scuole elementari e le applicazioni tecniche dalle scuole medie: il risultato è che i nostri bambini sono ormai convinti che l’insalata cresca al supermercato.

In questo momento storico in cui, a fronte della crisi economica, alcuni intellettuali propongono, in alternativa alla forsennata ricerca della crescita e dell’incremento del Pil, la formula della decrescita, della riscoperta dell’autoproduzione e del benessere della persona prima di quello dell’economia e della finanza, il bricolage e il saper fare tornano alla ribalta in maniera importante. In pochi ne parlano ma è indubbio che il “saper fare” fa parte integrante di quel nuovo modello di società che si sta andando cercando.

In questo contesto Edibrico, la casa editrice storicamente di riferimento del bricolage italiano con la pubblicazione delle riviste più importanti del settore e di una collana ricchissima di libri e manuali su tutti i temi e le tecniche legate al fai da te, ha dato il via ad un progetto veramente interessante e meritorio.

Si tratta di “Manualità, un gioco da ragazzi” ed è un’iniziativa, senza scopo di lucro, che ha come obiettivo lo stimolo all’apertura, in tutta Italia, di laboratori dedicati al fai da te per giovanissimi, in età compresa tra i 5 e i 15 anni.

Gli oratori e le associazioni di promozione sociale sono evidentemente i luoghi privilegiati di questa iniziativa, ma anche i circoli ricreativi, le pro loco e le scuole. In sostanza i requisiti minimi per partecipare al progetto sono un laboratorio già esistente o un luogo da attrezzare a laboratorio e la voglia di un adulto, più o meno esperto, di gestire l’aggregazione dei bambini e ragazzi del proprio quartiere o paese organizzando, insieme a loro, momenti di esercizio della manualità.

Edibrico, insieme a un piccolo gruppo di aziende del settore (Bosch, Pritt e Pattex, Labor e Nespoli), interviene in maniera molto pratica donando al laboratorio libri e manuali utili per svolgere le attività e un kit completo di attrezzi e prodotti necessari per fare i lavori progettati.

Inoltre Edibrico ha attivato un sito web dedicato all’iniziativa, in cui vengono segnalati i laboratori di fai da te per ragazzi sparsi in tutta Italia.

Insomma, “Manualità, un gioco da ragazzi” è un’iniziativa molto concreta e che riporta tra i giovani i valori della manualità e del saper fare presso una generazione di giovani e giovanissimi che non potrebbero altrimenti avere nessun rudimento in tal senso a causa, soprattutto, e non ci stancheremo mai di denunciarlo, della trascuratezza della scuola italiana su un tema tanto importante.

Complimenti Edibrico.

Gennaio 2012

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