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Come gestire un cucciolo trovatello

a cura di Avatar photo

Purtroppo i cani e i gatti che ogni anno vengono abbandonati sono molte decine di migliaia. Una piaga da combattere sempre soprattutto instillando la “vergogna sociale” in chi solo pensa di fare un’azione del genere.

La vergognosa piaga diventa però un vero atto di crudeltà quando ad essere abbandonato è un cucciolo, magari appena nato.

Se vi dovesse capitare di raccogliere e soccorrere un cucciolo, la prima cosa da fare è quella di portarlo da un veterinario per verificare le sue condizioni di salute.

Se per qualsiasi motivo ne foste impossibilitati ecco alcuni suggerimenti che potranno tornare utili.

La prima preoccupazione riguarda evidentemente l’alimentazione.

Cani e gatti nel primo mese di vita vanno alimentati con un latte che si avvicini il più possibile a quello materno.

Il latte bovino, pur essendo facilmente reperibile, non è adatto, avendo una composizione diversa da quello delle cagne e delle gatte.

In commercio esistono vari tipi di latte in polvere specifici; se non avete la possibilità di trovarlo potete ricorrere a un surrogato casalingo di facile realizzazione: scaldate un bicchiere di latte bovino intero a bagnomaria, non a fuoco diretto, fino a 50°C circa (immergendo la punta di un dito proverete una sensazione di caldo intenso ma non doloroso).

Aggiungete un cucchiaino di panna da cucina, un cucchiaino di rosso d’uovo e una goccia di limone. Mescolate fino a che gli ingredienti non siano ben amalgamati ed ecco che il primo pasto del piccolo trovatello è pronto.

La quantità di latte, o del nostro preparato, che deve essere somministrata al cucciolo varia a seconda dell’età e della taglia; per i gattini e cani di piccola taglia attenetevi al valore più basso.
Da 10 a 15 ml se è ancora presente il cordone ombelicale oppure i suoi residui (un cucchiaio da tavola corrisponde a circa 10 ml).
Da 20 a 30 ml se, pur avendo occhi e orecchie chiusi, il cucciolo è già bene sviluppato.
Da 30 a 60 ml se occhi e orecchie sono aperti ma non sono ancora spuntati i denti da latte.
Da 60 a 120 ml se la prima dentizione è già iniziata.

Se gli occhi sono ancora chiusi sarà bene somministrare al cucciolo almeno sei pasti al giorno; altrimenti quattro o cinque, ben ripartiti nella giornata.

A questo punto non resta che capire “come” allattare il cucciolo. E’ un’operazione molto semplice, richiede solo un po’ di pazienza.

Se non disponete di appositi biberon, per animali di piccola taglia potete utilizzare delle siringhe capienti.

Se le dimensioni della bocca sono compatibili con quelle della tettarella, sono adatti anche i biberon per neonati.

Una volta riempito il contenitore ed esservi accertati che il latte sia tiepido, allattate il cucciolo, tenendolo in una posizione il più vicina possibile a quella naturale.

La prima volta potrete incontrare una certa difficoltà nel fargli accettare il biberon o il contenitore sostitutivo; siate pazienti, non scoraggiatevi e inumiditegli ripetutamente la bocca con il latte per stimolarlo a poppare.

Finito il pasto dovrete sostituirvi alla madre naturale anche nelle pulizie.

Passate quindi la punta di un panno inumidito in acqua tiepida, con delicatezza, sul muso e sul corpo nel senso del pelo.

Massaggiando in sequenza l’addome, l’ano e i genitali esterni stimolerete la orinazione e la defecazione, dopo le quali lo pulirete e l’asciugherete accuratamente per evitare irritazioni della pelle.

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