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L’abbigliamento da lavoro a Pitti Uomo 2009

a cura di Avatar photo

Chi frequenta per i propri acquisti le ferramenta più attrezzate o i rivenditori di materiali per l’edilizia sa già quanto l’abbigliamento da lavoro, tradizionalmente di grande qualità e sicurezza, sia oggi sempre più curato nel design, nell’estetica e nei colori, tanto da assomigliare sempre di più ai capi fashion.

L’abbigliamento da lavoro è sempre più “portabile” anche nel tempo libero o in qualsiasi momento della giornata per tutti quelli che non sono obbligati alla giacca e la cravatta.

Interessanti sono poi anche le declinazioni al femminile di questi abiti normalmente destinati all’uomo.

Per riassumere: alta qualità nei materiali, nelle finiture e nelle lavorazioni, design curato, scelta dei colori di tendenza. La differenza straordinaria tra l’abbigliamento da lavoro e quello moda sta nel prezzo: un capo con la stessa funzione e le stesse qualità strutturali costa spesso molto meno della metà.

Il motivo sta nelle differenze insite nelle due filiere distributive, da un lato le boutique e i negozi moda, dall’altro le ferramenta, i negozi specializzati, le rivendite edili e, pur se ancora in piccola parte, la grande distribuzione del bricolage.

Dal 14 gennaio all’8 febbraio l’abbigliamento da lavoro ha la sua consacrazione con un’iniziativa voluta dalla Fondazione Pitti Discovery in occasione di Pitti Immagine Uomo (Firenze – 13/16 gennaio 2009).

Si tratta di “Workwear. Lavoro, Moda, Seduzione“, una mostra curata da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione e da Olivier Saillard, curatore del Musée Des Arts Decoratifs – Paris, allestita alla Stazione Leopolda di Firenze.

L’organizzazione spiega che “I protagonisti di Workwear. Lavoro, Moda, Seduzione sono abiti, accessori, immagini e suoni del mondo del lavoro e di quello della moda, chiamati a dialogare tra loro. Il progetto parte osservando come l’estetica semplice e funzionale dell’abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, sia una fonte d’ispirazione inesauribile per la moda fin dagli inizi del Novecento. Le citazioni e i richiami al workwear sono infiniti, tanto nella moda maschile quanto femminile, ma non si tratta di un excursus storico sull’abito da lavoro, quanto piuttosto di una rappresentazione di analogie e similitudini tra forme e materiali, di un gioco di scambi, rimandi e ispirazioni reciproche tra i due mondi“.

Posizionati su bancali per la movimentazione delle merci, su piani di lavoro, in legno e in metallo, sono esposti in modo spettacolare i capi d’abbigliamento e gli oggetti di ogni ambiente lavorativo.

La selezione è stata curata da Oliviero Toscani con La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione.

Il lavoro fatto ha portato ad una mostra completa e davvero molto interessante, nello spazio allestito alla Stazione Leopolda di Firenze hanno trovato spazio:

  • 300 diversi completi da lavoro, alcuni dei quali con un incredibile impatto visivo: dalle tute ignifughe da attraversamento in fibra multistrato allo scafandro articolato, dalla tuta spaziale a quelle da pompiere, dalla tenuta da pescatore e da infermiere.
  • 2.500 dispositivi di protezione, tra elmetti, maschere da saldatura, grembiuli e guanti (in maglia di ferro per la lavorazione delle carni, ad esempio),  maschere-visiere (protettive in vetro stratificato, etc.), scarpe con soletta e puntale antiperforazione, etc. etc…
  • 15.000 immagini, selezionate dagli archivi Corbis, image provider del progetto, che si susseguiranno: dagli scatti agli spezzoni di film e di video in cui è protagonista il mondo del lavoro.
  • 60 schermi sospesi, sui quali contemporaneamente saranno proiettate foto e video legati al lavoro.

Gli abiti sono ordinati per temi e rimandi e la loro presentazione è a volte tecnica, industriale, seriale, a volte più poetica, altre volte ancora glamorous, come in una passerella.

Alle pareti delle navate sono i video di sfilata a mettere in evidenza gli elementi che la moda ha assorbito e ripreso dal mondo del lavoro.

Le aziende del settore abbigliamento da lavoro che hanno aderito al progetto sono: Fraizzoli, Giordani Giancarlo, Lotto Works, Masi, Moldex, Proteco Sub, Raitex, Scott Health & Safety, Siggi Group, Sperian Protection, Stewart, Tecnologie Monaldo Monaldi, TimberlandPRO, Utility by Diadora.

La mostra Workwear. Lavoro, Moda, Seduzione si tiene presso la Stazione Leopolda di Firenze dal 14 gennaio all’8 febbraio 2009.

Nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì gli orari d’apertura vanno dalle 10.00 alle 15.00, mentre venerdì, sabato e domenica, dalle 10.00 alle 18.00.

Il lunedì è il giorno di chiusura.

L’ingresso alla mostra è gratuito.

Gennaio 2009

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