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QUELLO CHE SEGUE È IL CAPITOLO 15 DEL LIBRO “TIME OUT: UN MOMENTO DI RIFLESSIONE SULLA TV SATELLITARE, INTERNET E IL DIGITALE TERRESTRE TRA TECNOLOGIA, POLITICA E CONTENUTI”, SCRITTO DA MAURO MILANI NEL 2005.
Oltre all’esplosione della bolla speculativa esiste un altro motivo che ha causato la caduta verticale dell’immagine di internet presso tutti gli imprenditori, ed è la scarsa professionalità con cui, in quegli anni, veniva proposto e acquistato.

Mi spiego meglio. In quegli anni di incontrollato dilagare di internet nacque una nuova figura professionale: il web master. Una figura che si affermò sul mercato all’insegna del vecchio motto veneto “faso tuto mi“.

Naturalmente non voglio fare di tutte le erbe un fascio, però è indiscutibile che molti web master hanno venduto professionalità e prospettive ai propri clienti sapendo che non avrebbero mai potuto mantenere le promesse fatte e le aspettative suscitate.

Il web master era quella persona che si presentava all’azienda e proponeva la creazione e la gestione del sito internet. I web master che operano oggi in Italia fondamentalmente provengono dal mondo della grafica editoriale.

Con la crescita degli strumenti informatici e di internet hanno imparato a predisporre e a impaginare pagine web usando html (linguaggio specifico per la realizzazione di pagine web) e a creare “effetti speciali” con Flash (software specifico per l’animazione di soggetti grafici).

Hanno quindi, con merito, approfondito le loro conoscenze grafiche imparando ad esercitarle non più solo su carta ma anche sul monitor di un pc. Il problema è che da qui a realizzare e gestire un sito portandolo al successo, di strada ne corre parecchia.

Nessuna azienda al mondo ha mai immaginato di poter pubblicare un proprio house organ cartaceo affidando il tutto solamente al grafico: occorre invece, come minimo, un copy o un giornalista per la realizzazione di testi professionalmente pertinenti, un fotografo e/o un illustratore per la realizzazione delle immagini necessarie, un coordinatore del lavoro di tutti con la mansione di dettare e controllare la linea comunicazionale più opportuna per il cliente e naturalmente un grafico.

Dopo il lavoro di questo piccolo staff naturalmente occorre rivolgersi ad un buon fotolitista e ad uno stampatore per la scelta e l’acquisto della carta e per procedere alla stampa (questi ultimi sono rapporti normalmente gestiti dal grafico).

Con la crescita di internet i cosiddetti web master si sono proposti alle aziende per la realizzazione di siti e per la loro messa in linea, abbagliando le aziende stesse con effetti speciali e prospettive di comunicazione mondiale.

I prezzi: ne abbiamo sentite di tutti i colori, dai 3.000 ai 300.000 euro senza poter intravedere una logica nelle varie proposte economiche.

Comunque bisogna prendere atto che migliaia di siti sono andati in linea in questo modo e fin qui, tutto sommato, va tutto quanto abbastanza bene. Il web master nella fase di costruzione utilizza testi e foto dei cataloghi aziendali e alla fine, se si tratta di un buon professionista, il risultato in linea può risultare anche gradevole (ovviamente l’efficacia comunicazionale appartiene ad un altro mondo).

I veri problemi sorgono quando, dopo qualche mese dalla messa in linea, occorre procedere con degli aggiornamenti in modo da essere sempre interessanti e accattivanti per il proprio pubblico.

Ecco che qui il web master, normalmente, cade perché non possiede le necessarie professionalità per produrre testi, immagini e strategie comunicazionali che consentano al sito in questione di essere dinamico e non una triste “lapide virtuale”, inutile nella sua immobilità.

In più bisogna anche considerare che il web master è quello che detiene le chiavi di accesso al sito, quindi, anche se l’azienda in questione produce autonomamente contenuti per l’aggiornamento del proprio sito dovrà comunque rivolgersi al web master per la messa in linea.

Ecco perché tanto spesso troviamo in internet siti aziendali vecchi, non aggiornati oppure tristemente abbandonati.

Esattamente come per qualsiasi altro mezzo di comunicazione anche internet ha bisogno della competenza di diversi professionisti, primo tra tutti un buon programmatore in grado di realizzare un sistema aperto che consenta un rapido e semplice aggiornamento del sito in qualsiasi momento e da parte di qualunque persona l’azienda intenda delegare. Un programmatore che consegna il sistema e l’apposito libretto di istruzioni, consentendo poi all’azienda di lavorare come meglio crede e di rivolgersi ai professionisti (copy, giornalisti, fotografi, vignettisti e quant’altro) che ritiene più opportuni agli scopi comunicazionali che si prefìgge.

Tutto ciò è possibile. E’ sempre stato possibile. Quello che si deve fare è agevolare la cultura tradizionale dell’editoria cartacea anche nell’editoria internet. In questo processo sono convinto che le aziende, superate le prime delusioni, avranno un ruolo da protagonista.

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