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SAGA
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Con l’arrivo delle belle giornate torna la voglia di occuparsi del verde. Svuotando la rimessa, abbandonata a se stessa tutto inverno, mi sono imbattuta in un vaso di coccio caduto e rotto su un lato.

Ormai conoscete bene la mia passione per il riciclo quindi mi sono chiesta come poter utilizzare i pezzi di quel vaso e l’idea mi è venuta guardando il mio bambino giocare con i famosi mattoncini da costruzione: sovrapponeva e accostava pezzi diversi per costruire quella che avrebbe dovuto essere la casa dei suoi sogni.

Accostando i vari pezzi rotti del vaso e assemblandoli con terriccio e piantine, avrei potuto fare anch’io il mio giardino fatato.

Il filmato del lavoro

Occorrente

  • Vaso rotto, sottovasi, vasetti vari
  • Terriccio universale e per piante grasse
  • Utensili da giardinaggio 
  • Piantine varie
  • Oggetti decorativi resistenti all’acqua
  • Qualche sasso
  • Martello
  • Annaffiatoio
  • Sassolini decorativi

Scelta delle piantine

Ovviamente io ho seguito il mio gusto personale, ma voi potete optare per le piantine che più vi piacciono.

Però è bene tenere a mente alcune accortezze pratiche: meglio scegliere tipologie che non crescano tanto in altezza, ma rimangano contenute e che non abbiano bisogno di una gran manutenzione, tipo le piante grasse o fiori adatti anche ad aiuole semplici, come i cosiddetti semprevivi.

Da abbinarci potete scegliere fiori che si adattano sia all’ombra che al sole pieno e che abbiano le foglie allungate, molto belle e che si prestano, come ad esempio la Calendula, a nasconderci personaggi fatati.

Il muschio serve per conferire alle terrazze quell’atmosfera magica ed ordinata che piace tanto, ed è anche un ottimo modo di limitare la crescita dei “semprevivi” che tendono a proliferare rapidamente.

Prepariamo la struttura

Posizioniamo alla base un sottovaso ampio e disponiamolo in modo da poterci impilare anche gli altri componenti.

Se avete altri sottovasi o vasi da usare non c’è problema, usate dei sassi per metterli in piano e per aumentarne il peso, in modo che siano perfettamente stabili.

Si può usare sia plastica che coccio, il secondo ovviamente essendo più pesante sarà anche più stabile, ma lavorate con quello che vi capita sotto mano.

Terriccio

Una volta decisa la disposizione iniziamo a mettere il terriccio universale dentro le varie terrazze e nei vasi più grandi.

Man mano che saliamo con la terra possiamo aggiungere balconate o dighe utilizzando i pezzi di coccio rotti. 

Riempite bene lasciando circa una spanna dal bordo del vaso.

Di tanto in tanto compattate con le mani il terreno morbido, un consiglio potrebbe essere quello di bagnare la terra di tanto in tanto.

Alla fine riempite e innaffiate dolcemente il tutto, così da far sedimentare bene sul fondo il terriccio.

La disposizione di piante e gradini

Con i frammenti di coccio ho deciso di fare una scalinata per salire alla casetta che avete visto nel filmato (voglio precisare che non è stato un furto ma una cessione concordata con mio figlio), sia mai che si scontentino elfi e fatine!

Una volta posizionati gradini ed eventuali sassi decorativi passiamo alle piantine.

Prima ho fatto qualche prova per decidere quali piantine mettere sopra e quali sotto, ma non state a dannarvi l’effetto sarà bellissimo comunque.

L’importante è usare il muschio per dare stabilità alle piantine, creare un effetto prato molto gradevole e preservare l’umidità delle radici delle piantine.

Nella mia composizione ho voluto inserire anche qualche piccola pianta grassa.

Per fare questo ho acquistato un terriccio specifico per piante grasse e le ho isolate dal resto della composizione piantandole in un proprio vasetto che ho poi inserito nel terriccio della composizione stessa.

Dopo aver posizionato tutte le piantine, mi sono divertita ad aggiungere particolari per creare la giusta atmosfera a questo mio piccolo giardino: sassolini decorativi, piccoli attrezzi da giardino e una bella farfalla.

Naturalmente, anche in questa fase ognuno si può sbizzarrire con quanto ha già in casa.

Ultimo passaggio un po’ di pioggia, magicamente creata con il nostro annaffiatoio.

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