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a cura di Avatar photo

La clematis è un rampicante tendenzialmente poco conosciuto e quindi poco utilizzato anche se si tratta di una pianta assolutamente robusta, che non necessita di cure particolari, ma che garantisce un effetto estetico straordinario con le sue fioriture praticamente in tutti i mesi dell’anno.

Adatta in ogni situazione, in giardino, in piena terra, ma anche in vaso per coprire un angolo di muro sul terrazzo o per ombreggiare un patio, la clematis non ha praticamente limiti nel suo impiego.

In natura normalmente si arrampica su altre piante con delicatezza, senza soffocarle o danneggiarle in alcun modo.

Nel nostro caso potremo farla arrampicare su qualsiasi supporto (una recinzione, un grigliato o un supporto di legno per creare una sorta di obelisco fiorito), ma la sua resa migliore è abbinata ad un altro rampicante, per esempio, insieme alle rose crea degli effetti davvero straordinari.

Esistono tantissime specie di clematis, dalle più note clematis Sempreverdi con fioriture profumate agli Ibridi a grandi fiori in una vasta gamma di forme e colori, alle Alpine, Montane, Viticella, Erbacee, Texensis, Tangutica e molte altre, il che vi consentirà di poter scegliere forme e colori più adatti alle vostre esigenze arredative.

Questa grande varietà consente di acquistare la clematis più adatta alle condizioni climatiche cui dovrà adattarsi: il consiglio è quindi quello di stabilire dove vogliamo piantare la nostra clematis per poi recarci da un florovivaista specializzato che potrà suggerire la specie di clematis più idonea.

In generale comunque si tratta di un rampicante robusto che resiste anche alle temperature invernali più rigide.

L’unica avvertenza importante può essere riassunta in un motto: “testa al sole e piedi all’ombra”.

Per avere piante rigogliose bisogna scegliere una posizione del giardino dove possano avere le radici in un terreno fresco, umido ed abbastanza drenato, senza ristagno d’acqua e godere di una posizione luminosa e soleggiata.

E’ sempre consigliabile, per la questiono dei “piedi all’ombra”, piantare ai piedi delle clematis qualche fiore di “bassa statura”.

Per ottenere i migliori risultati è importante acquistare una pianta che abbia almeno compiuto il suo secondo anno di vita.

Controllate il numero e la consistenza dei fusti lignificati alla base e la consistenza dell’apparato radicale che dovrà essere contenuto in contenitori piuttosto ampi.

Sempre al vostro vivaista di fiducia chiedete anche il tipo di potatura richiesto dalla specie di clematis che avete scelto. Infatti se le clematis Sempreverdi, le Alpina o le Montana non vogliono la potatura, se non molto leggera e sulle cime dopo la fioritura, in funzione di un riordino della pianta; ci sono altre specie, come le Viticella, le Tabgutica o le Texensis che necessitano di potature, a febbraio, decisamente drastiche, fino a 30 centimetri.

La cosa che non vi deve preoccupare è l’idea di ritrovarvi, dopo una drastica potatura, con una clematis spelacchiata, infatti alla ripresa vegetativa di marzo questa pianta fa registrare una crescita rapidissima, fino a 10/15 centimetri al giorno.

Per la coltivazione in piena terra, scavate una buca di almeno 50 cm di profondità e 40 cm di larghezza. Se poi vogliamo che la nostra clematis si arrampichi su un muro bisogna scavare la buca tenendosi lontano il più possibile dal muro stesso, almeno 40 cm, questo perché di solito accanto ai muri il terreno è sempre arido.

Una volta preparata la buca è bene mettere sul fondo un pò di stallatico maturo e di terriccio sciolto. Infine si appoggia la clematis nella buca inclinandola verso il muro e avendo cura che almeno due o tre nodi rimangano interrati. Ricordatevi sempre di interrare al piede della clematis una piantina perenne in modo da tenere sempre ombreggiate le radici della nostra pianta.

Nel caso della coltivazione in vaso bisogna sapere che le clematis sviluppano l’apparato radicale in profondità e quindi necessitano di un vaso che sia alto almeno 45-50 centimetri.

Importante è curare il drenaggio del vaso con ciottoli od argilla espansa da mettere sul fondo onde evitare che le radici abbiano ristagni d’acqua.

Per quanto riguarda il terriccio da utilizzare va benissimo quello universale purché miscelato con concime ad alta cessione.

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4 risposte a “Come coltivare la clematis”

  1. Avatar photo roberto natali ha detto:

    mi piace molto la presentazione della pianta

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