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Demogarden 2010: buona la prima

a cura di Avatar photo

Si è conclusa domenica 12 settembre al Parco Esposizioni di Novegro (MI) la prima edizione di Demogarden, la mostra evento voluta da un gruppo di aziende del settore macchine per il giardino e organizzata da Fiere e Comunicazione (la stessa società che organizza il SUN di Rimini), tra la soddisfazione generale.

Sono state nove le aziende che hanno voluto e sostenuto il progetto: Al-Ko, Briggs & Stratton, Cormik, Fercad, Fiaba, Ibea, John Deere, Pellenc e Sthil, per un totale di quasi 40 marchi rappresentati.

L’idea era quella di offrire al pubblico dei rivenditori specializzati, dei manutentori e in generale degli operatori del settore giardino, un evento in cui poter provare le macchine e raccogliere tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole.

Il risultato è stato eccellente: gli spazi verdi a disposizione per fare le prove erano ampi, l’impatto visivo era estremamente gradevole, le condizioni atmosferiche sono state straordinarie per tutti e tre i giorni di durata della manifestazione.

Sono stati oltre 3.500 gli operatori che si sono accreditati alla reception di Demogarden (esclusi gli accompagnatori) e anche tra loro abbiamo registrato opinioni molto positive.

Forse non poteva essere altrimenti: in un momento in cui l’offerta fieristica tradizionale è sempre più in crisi di idee e di contenuti, Demogarden è sembrato una vera boccata d’aria fresca.

La coesione e la determinazione delle aziende coinvolte è stato certamente il primo elemento critico di successo: per una volta un gruppo di aziende concorrenti ha sotterrato l’ascia di guerra per offrire un momento importante all’intero mercato.

Gli stand, sia all’interno del padiglione, ma soprattutto nel Parco, erano omogenei sia per grandezza che per allestimento. Nessuna tra le aziende ha cercato di strafare o di sovrastare il concorrente e chi si è avvantaggiato di questo approccio sono stati i prodotti che hanno avuto la possibilità di giocare fino in fondo il loro giusto ruolo di protagonisti.

L’effetto sui visitatori è stato evidente, infatti, parlando con gli espositori abbiamo scoperto che, rispetto alle fiere tradizionali, dove l’argomento principale è il prezzo dei prodotti, in Demogarden al centro dei discorsi tra espositori e visitatori c’erano il prodotto e le sue caratteristiche tecniche, il prezzo, a quel punto, era solo una conseguenza.

Per noi hobbisti, a cui era riservata la giornata della domenica, è stata un’opportunità per scoprire quanto di meglio offre il mercato delle macchine per il giardino: rasaerba, decespugliatori, motoseghe e molto altro ancora.

Uno scenario e un’offerta molto diversi da quelli che siamo abituati a vedere nei centri bricolage o nei punti vendita della grande distribuzione specializzata: un livello qualitativo estremamente più alto, che si traduce sostanzialmente in maggiore comodità d’utilizzo, minor fatica, maggiore rapidità nel lavoro, maggiore durata della macchina nel tempo, il tutto a fronte di un risultato migliore.

Essendo concepiti per un utilizzo professionale i prodotti esposti a Demogarden avevano caratteristiche tecniche ed ergonomiche di alto livello, naturalmente anche il prezzo era conseguente, ma a fronte di una prova diretta di prodotti così performanti e comodi da usare chi non è disposto a spendere anche qualche centinaio di euro in più?

Avere un giardino e curarlo amorevolmente è certamente un privilegio, ma ciò non significa che sia necessario soffrire e faticare.

A Demogarden abbiamo avuto la possibilità di vedere e provare macchine che migliorano la qualità della vita di noi giardinieri della domenica.

Purtroppo non sempre, anzi quasi mai, siamo messi nelle condizioni di conoscerle ed apprezzarle: a Demogarden è accaduto.

Abbiamo vinto una sfida per nulla semplice – ci ha dichiarato Sergio Rossi, titolare di Fiere e Comunicazione, la società organizzatrice di Demogarden -. Abbiamo ampiamente superato il nostro obiettivo dei 3 mila visitatori qualificati, ma soprattutto siamo riusciti a creare un clima tra espositori e visitatori davvero speciale. Molto merito va dato alle aziende che hanno voluto e che hanno partecipato attivamente alla definizione strategica di Demogarden, una manifestazione che non è nata per vendere metri quadrati ma per porsi al servizio del mercato”.

E di questi tempi non è poco, aggiungiamo noi.

L’ambiente e il clima proficuo che si è creato a Demogarden è probabilmente anche il frutto dei piccoli numeri della manifestazione: 9 espositori hanno avuto a disposizione ampi spazi nel Parco per le dimostrazioni e 3.500 visitatori sono stati facilmente gestibili dalle aziende.

A fronte del successo della prima edizione si può ipotizzare una crescita di questi numeri? In tal caso come cambierà Demogarden?

Demogarden non cambierà – risponde Sergio Rossi -. La formula è risultata innovativa e vincente ed è nata proprio perchè le aziende hanno mostrato una decisa insofferenza verso le formule delle fiere tradizionali. Certamente questo limiterà, per scelta, la crescita numerica di Demogarden. Ci sono ancora spazi che si possono gestire ma sicuramente non si può pensare di superare il numero di 20 espositori, anzi credo che la dimensione dei 16/17 espositori sia quella massima ideale.

Bricoliamo è stato media partner di Demogarden.

Settembre 2010

AGGIORNAMENTO GENNAIO 2015

Demogarden ha chiuso la sua storia nel 2014 con la quinta e ultima edizione.

Nella Rotta di Navigazione trovate la storia di Demogarden anno dopo anno.

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

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