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Pubblicità storiche: 1973/1974

a cura di Avatar photo

Nel 1973 nasceva la locuzione “fai da te”, prima inesistente, e con essa si iniziava a circoscrivere un mercato e una pratica del tempo libero, per alcuni un vero e proprio hobby.

Erano anni molto difficili e l’attenzione per il bricolage non poteva altro che crescere rapidamente tra le famiglie italiane.

Erano anni dove il tasso d’inflazione era a due cifre e, nel 1974 veniva raggiunto il record storico del 19,2%, superato solo dal 21,2% del successivo 1980.

L’indice del costo della vita nel periodo tra il settembre 1973 e il settembre 1974 fece registrare una crescita del 24,6%, con dei picchi di aumento dei prezzi di elettricità e combustibile (+62,2%), alimentazione (+22,8%) e abbigliamento (+19,5%). Il potere d’acquisto della moneta, in termini di prezzi al minuto, ha quindi perduto un quarto del suo valore.

E’ un taglio gravissimo verificatosi nel giro di soli dodici mesi, più elevato di quello subito negli anni di guerra.

La crisi petrolifera, successiva alla guerra del Kippur (6 ottobre – 24 ottobre 1973) combattuta da Israele contro la coalizione tra Egitto e Siria, fu tremenda.

Il 23 novembre il Governo italiano vara le famose norme di austerità energetica, con il divieto di circolazione per le auto nei giorni festivi e la chiusura obbligatoria delle trasmissioni televisive, dei cinema, ristoranti e locali in genere entro le 23 di sera.

Il 1973 si chiude con un calo del 25% nelle vendite di automobili, del 50% dei beni alimentari e dell’80% dei beni considerabili voluttuari.

In questo contesto è evidente che il bricolage per le famiglie italiane più che un hobby si presentava come una necessità.

Ma non solo per le famiglie perché a causa della crisi molti operai e artigiani persero il posto di lavoro o furono messi in cassa integrazione (73 mila dal solo Gruppo FIAT).

Questi si trasformavano via via in prestatori d’opera in nero per lavoretti di casa e per risolvere problemi di manutenzione o riparazione. Con questi presupposti il bricolage si afferma immediatamente.

Pubblicità in sostanza

Nelle pubblicità che mostriamo nella Gallery in fondo all’articolo si evidenzia come le aziende puntassero a sottolineare come per fare bene i lavori occorrevano utensili ed attrezzi moderni e funzionali.

D’altro canto erano anni in cui il cacciavite veniva tramandato di padre in figlio e il trapano lo si chiedeva in prestito al suocero o al vicino.

La Stanely con lo slogan “Non sempre che fa da sé fa per tre”, come Bostik, l’adesivo buono “ovunque” fino addirittura alla AEG che annuncia che “Il lavoro è una cosa sera, anche quando lo si fa per hobby”.

Slogan quindi piuttosto perentori, orientati decisamente all’uomo e forse anche un po’ presuntuosi.

La donna era lontanissima e anche quando appariva nelle pubblicità del settore dell’epoca era vistosamente disorientata, come nel caso della pubblicità di Oreca.

Molto interessante fu l’approccio di Black & Decker che ribaltò il concetto: “Se hai una casa devi avere un Black & Decker”.

Quindi non se hai problemi, ma se hai una casa il trapano certamente, prima o poi, ti servirà.

E’ una pubblicità che potrebbe funzionare molto bene ancora oggi a distanza di oltre 30 anni.

E’ interessante poi notare come nello slogan non si cita la parola trapano (ben visibile nell’immagine), perché quello che devi avere è un Black & Decker.

Ciò che viene trasmesso e che si evidenzia poi nel testo discorsivo della pubblicità è che con il tuo Black & Decker e i suoi accessori puoi fare un sacco di cose: segare, molare, levigare, fresare e non solo buchi nei muri come normalmente fanno i semplici trapani.

Questa strategia legata all’affermazione del marchio sarà oltremodo premiata dai consumatori i quali, per molti anni (e forse ancora oggi), hanno identificato il marchio Black & Decker con il prodotto trapano.

A testimonianza di questo dinamismo verso le attività di bricolage si segnala la campagna di Pubblicità Progresso, pubblicata sulle riviste di bricolage dell’epoca, contro i “rumori molesti”.

Erano anni in cui cantine e box prendevano vita trasformandosi in laboratori e di lì a qualche tempo verrà anche proposta la combinata da salotto: otto lavorazioni ed un elegante mobile che la contiene e la nasconde quando non serve.

E’ evidente che il problema del rumore, nascente nel ’73 e ’74, sarebbe diventato molto serio.

Infine abbiamo voluto segnalare quella che forse è la prima campagna pubblicitaria di un’insegna della distribuzione del settore.

Il Supermercato del Legno con la propria offerta di legno, pannelli e materiali prefinti specifici per un uso fai da te.

E ultimo, certo non per importanza il mitico Gamma7, una fresatrice portatile di grande successo presso quella fascia di pubblico fino ad allora trascurata che trovava nel bricolage il proprio hobby: partendo da zero sembrava potesse essere un mercato immenso, ma la realtà dei fatti ci ha poi detto che non era così.

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