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Un Flormart 2008 senza infamia e senza lode

a cura di Avatar photo

Il Flormart-Miflor della Fiera di Padova, conclusosi sabato 13 settembre dopo tre giorni di attività, si è presentato in questa edizione 2008 uguale a se stesso: certamente la più importante manifestazione fieristica italiana per il mercato del florovivaismo ma, purtroppo, come accade a molte altre grandi fiere specializzate, senza proposte innovative in termini di lay out, di eventi collaterali o di scelte strategico-promozionali.

Ha ragione Arturo Croci quando nella sua rubrica “Pepe Verde” nella rivista Green Up sottolinea come “per visitare una fiera non è necessaria alcuna preparazione, tanto avete già visto tutto e sapete già tutto.”

Comunque nonostante alcune assenze, soprattutto di grandi marchi del settore, l’appuntamento padovano rimane il più importante per il florovivaismo nazionale: un punto di incontro sicuramente utile, dal quale però molti si aspetterebbero qualcosa in più in termini di contributo alla crescita del mercato.

Ma questa è una pecca comune a moltissime fiere specializzate italiane, tant’è che l’intero settore fieristico sta vivendo anni di grave sofferenza.

Anche per quanto riguarda l’attività convegnistica non abbiamo notato un grande dinamismo: a parte qualche eccezione, i temi trattati e i nomi dei relatori sono stati gli stessi già visti e sentiti nei precedenti Flormart.

Anche in questo caso siamo d’accordo con Arturo Croci quando dice: “durante il Flormart ci sono i convegni: sapete bene che non servono, ma avete l’occasione per fare una pennichella in pace.”

L’unico evento veramente importante e interessante accaduto nelle sale convegno della Fiera di Padova durante questo Flormart, riguarda la nascita di Promogiardinaggio, la quale però, purtroppo, è avvenuta a porte chiuse (ma di questo parleremo in un altro articolo: clicca sul link nella Rotta di Navigazione).

Il costo della mancanza di innovazione è il calo del numero dei visitatori e dell’attenzione sulla manifestazione.

Gli allarmi lanciati dalla stampa quotidiana locale rispetto ad un forte incremento di traffico nelle zone della fiera in realtà non hanno avuto un riscontro effettivo: non ci sono state code chilometriche e il traffico non ha avuto gravi ripercussioni.

Questa non è certo una nota negativa, il problema è che anche all’interno dei padiglioni non abbiamo notato alcun ingorgo, né alle reception e nemmeno nei corridoi.

Mentre noi stiamo scrivendo (domenica 14 settembre – n.d.r.) non abbiamo ancora i dati ufficiali riguardo al numero dei visitatori, ma è assolutamente certo che abbiamo assistito a Flormart assai più affollati e congestionati di quello che si è svolto in questo settembre 2008.

In ogni caso è giusto sottolineare che i visitatori di Flormart, pochi o tanti che siano, hanno un tasso di qualificazione sempre molto elevato e quindi essere espositori dell’appuntamento padovano difficilmente non porta a qualche soddisfazione.

Nella foto: una veduta della corsia L del padiglione 7 alle ore 16,45 di venerdì 12 settembre.

Settembre 2008

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

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