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Informazione sul DIY in Italia

Il 17 ottobre scorso la neonata associazione Promogiardinaggio si è presentata ai giornalisti del settore con una conferenza stampa durante la quale il presidente, Luca Pellicciari (Viridea Garden Team), ha tenuto una lunga relazione per spiegare motivi e obbiettivi dell’associazione.

Noi di Bricoliamo eravamo presenti e abbiamo registrato l’intera conferenza stampa.

Ecco i passaggi salienti della registrazione dell’intervento di Luca Pellicciari.

Scopo principale dell’associazione è la promozione dei consumi e della cultura, perché maggiore è la cultura, maggiore è la passione per il verde e maggiori sono i consumi. I consumi sono al centro della nostra attenzione e in un momento come questo è ancora più importante che gli sforzi siano comuni. Il settore è lo stesso per tutti e tutti hanno interessi comuni.

“… Noi abbiamo cercato di dare un segnale di fortissima trasparenza: Promogiardinaggio lavora con un Consiglio di Amministrazione che da gli input e con una serie di soci che votano le idee di 4, 7, 9, 2 pazzi o intelligentissimi soggetti. Promogiardinaggio si pone come obbiettivo quello di lavorare per gruppi di lavoro. In questi gruppi di lavoro rientrano le migliori menti delle migliori aziende aderenti. Facciamo un esempio: se dobbiamo strutturare una campagna che racconta il mondo dei vasi, noi abbiamo aziende che trattano vasi e dentro queste aziende ci sono intelligenze importantissime. Il mondo dei vasi può essere raccontato dalle esperienze di queste persone. Quindi siamo in grado di arrivare in profondità con i messaggi, siamo in grado di collaborare per poter avere il miglior messaggio che l’intera filiera in quel momento pensa sia il caso di passare al consumatore finale.”

Efficienza, partecipazione e trasparenza

Per la prima volta – continua Luca Pellicciari abbiamo marchi concorrenti che hanno deciso di lavorare insieme. E’ una grande novità.”

“… La ragione principe di Promogiardinaggio sarà quella di migliorare la cultura del consumatore per portarlo a capire qualcosa in più. Nessuno meglio dei mass media riescono ad arrivare al consumatore dando le informazioni pertinenti. Se diamo informazioni pertinenti, univoche, corrette e precise è più facile che il consumatore non sia distratto da una serie di false informazioni, da informazioni esclusivamente commerciali, come prendi questo prodotto che costa 5 centesimi in meno. Forse il mercato ha bisogno di essere sostenuto dal punto di vista qualitativo anche in materia di informazione.”

Cosa pensiamo di fare? Dove pensiamo di arrivare?

Pensiamo di collegarci al mondo del consumatore con una serie di attività. Abbiamo pensato ad una free press, ma non siamo editori, quindi abbiamo la necessità di trovare dei partner che in qualche modo ci aiutino in questa attività. Abbiamo pensato degli eventi, ma non siamo un’azienda di comunicazione e quindi anche in questo caso avremo bisogno di intelligenze, di appoggiarci a chi ha esperienza in questo campo. E chissà mai, se fosse associato a Promogiardinaggio vorrà dire che abbiamo le intelligenze in casa e sarà molto più facile… cercheremo di essere presenti alle fiere e di dare alle fiere suggerimenti.”

La televisione

“… E poi – continua Luca Pellicciari -, siccome pensiamo in grande e siamo esagerati, ma mica tanto, la televisione. La televisione nazionale, quella che attualmente parla di piante qualche minuto a settimana … il settore del verde non vale così poco, rientra in quelle attività che portano la passione fortemente dentro.”

“… TV, radio, internet, tutto il mondo della comunicazione dovrebbe essere stimolato ad arrivare meglio al consumatore e se il mondo della comunicazione ha alle spalle le aziende e quindi le informazioni, forse è più facile che queste informazioni arrivino più velocemente e in maniera pertinente.”

“… Non abbiamo altri obbiettivi – conclude il presidente Pellicciari -. Lavoriamo in un mercato che rappresenta per noi anche una fonte di reddito: è indispensabile che il sentimento sia comune, che si senta il mercato nostro e non mio, loro o suo. Bisogna che non ci siamo attività di concorrenza in seno ad un organismo come questo, che tende a fare un’attività di promozione. Che ci si spogli dai marchi e dai loghi e si scelga la migliore soluzione per arrivare a migliorare la percezione del consumatore e i suoi consumi.

Spazio alle domande dei giornalisti


Al termine della relazione del presidente Pellicciari è stato dato spazio alle domande dei giornalisti, attraverso le quali sono emerse alcune importanti precisazioni.

La prima che vi proponiamo entra nel dettaglio di come Promogiardinaggio voglia approcciare il mezzo televisivo.

“… Si dice che la TV costamah!relativamente. Se voi vi guardate in giro nel mondo della TV oggi scoprite che la necessità di avere contenuti è diventata importantissima … Una redazione oggi ha un costo importante. Se ci sono aziende che i contenuti ce li hanno, una volta sistemati in maniera giornalistica, in maniera televisiva, in maniera radiofonica – pausa che sottintendeva un concetto tipo “il gioco è fatto” -. E’ un’attività comune che può diventare importanteLa richiesta c’è ed è forte … quando si arriva con una buona idea e questa buona idea ha uno sviluppo, probabilmente la televisione non è così scettica. Costruire una puntata ha un costo ma ci sono gli sponsor: la Barilla vive nel mondo dell’integrale e probabilmente si approccia, quota a parte, ai nostri consumatori, l’Erbolario fa prodotti a base di erbe. Il nostro mondo non si ferma alle 4, 5, 40 aziende che compongono il mondo del giardinaggio. Certamente sarà un’attività da fare con estrema oculatezza, perché ogni strumento ha un costo e quello che noi non vogliamo fare è pesare sui soci di Promogiardinaggio. Dobbiamo trovare tutti i sistemi per autofinanziarci.”

Ad una domanda sull’entità del budget previsto per il 2009, in considerazione dell’ampio raggio degli interventi previsti, la risposta è stata la seguente:

Qui dentro sono racchiusi i sogni e non solo quelli, perché sulla free press stiamo già lavorando. Esiste un gruppo di lavoro dedicato che ha l’incarico di tirare fuori cifre e che cosa e come potrebbe essere questo strumento. Nel momento in cui andremo ad identificare una spesa, a quel punto abbiamo tutta una serie di soci che in qualche modo comunicano e che magari avranno piacere di comunicare con uno strumento che viene distribuito all’interno della distribuzione a coloro i quali sono i loro cklienti. Però non sarà sufficiente. Avremo bisogno di trovare clienti (inserzionisti – n.d.r.) diversi e di allargare il mercato. L’anno prossimo vorremmo già cominciare a fare qualcosa.”

Prima della comunicazione

Nell’ambito della risposta ad una domanda posta sulla tematica della scelta dei media e della concorrenzialità che esiste nel mondo dell’editoria nella sua accezione più generale, Luca Pellicciari ha spiegato un concetto fondamentale aggiungendo ulteriore carne al fuoco.

La prima attività di Promogiardinaggio, come per qualsiasi associazione, è quella che simpaticamente definiamo di proselitismo. La seconda attività, quella vera, quella che è il core business di Promogiardinaggio, viene definita Comunicazione e dovrà passare attraverso questo gruppo di lavoro (il gruppo Comunicazione è uno dei 7 gruppi di lavoro costituiti e conta 15 persone al suo interno – n.d.r.), che dovrà fare delle analisi e dovrà porsi delle domande. La prima domanda è: chi è il nostro consumatorePer rispondere a questa domanda bisogna entrare nel merito dei numeri. Dobbiamo sapere quanto spendono, dove vanno, cosa fanno, perché vanno lì, perché poi invece comprano con il 20 o il 50% di sconto. Peraltro non abbiamo nessuna paura della grande distribuzione, se vivono anche loro quota a parte nel mondo del giardinaggio e vengono ad aiutarci, ne saremo lieti nella maniera più assoluta perché il mondo del giardinaggio è uguale per tutti. Unendo le forze, le intelligenze e i numeri, magari costruendo un data base, magari costruendo quell’analisi stratificata per compartimenti merceologici, noi scopriremo forse che il nostro consumatore non è esattamente quello che abbiamo sempre creduto che fosseLa prima cosa che faremo sarà chiedere agli associati i famosi numeri, per cominciare a costruire uno specchio del settore.”

Su queste ultime parole si conclude la cronaca della conferenza stampa. Avremmo voluto porre molte altre domande ma il tempo destinato alla conferenza stampa non ce lo ha consentito. Tuttavia bisogna anche dire che le iniziative si possono commentare quando si manifestano nella loro fase operativa e Promogiardinaggio, in questo caso, è nata da troppo poco tempo. Quindi ci limitiamo a chiudere l’articolo con qualche informazione di pura cronaca.

I 40 soci fondatori

Per la produzione: Alce, Cavicchi, Blumen, Bottos Sementi, Claber, Collins Gruppo Editoriale, Compo, DeRoma, Di Martino, Euroequipe, Exel GSA, Ferrari Group, Fertil, Fitt, GF, Guaber, Ipierre Sirotex, Ital-Agro, Orvital, Oxadis, Plastecnic, Scotts Italia, SDD div. Sementi Dotto, Sgaravatti Tessile, Telcom, Valagro, Verdemax, Vigorplant Italia, Zapi Industrie Chimiche.
Per la distribuzione: Bia Garden Store, Botanic, Garden Team, Giardinia, Giovannelli Centro Verde, Fasoli Piante, Florarici, Flover, Steflor, Toppi Centro del Verde, Viridea.

Il consiglio di amministrazione

Presidente: Luca Pellicciari (Viridea Garden Team)
Vicepresidente: Antonella Licheri (Compo Agricoltura)
Direttore Generale: Paolo Milani (Collins Gruppo Editoriale)
Segretario: Romina Tribi (Vigorplant Italia)
Consigliere: Ugo Toppi (Giardinia)
Consigliere: Francesca Marchini (Ferrari Group)
Consigliere: Emilia Bonanomi (Plastecnic)

Nella foto: al centro il presidente Luca Pellicciari

Ottobre 2008

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