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Si è chiuso con un successo straordinario il primo BricoDay organizzato dalla rivista BricoMagazine e tenutosi l’8 ottobre scorso al Centro Congressi Milanofiori di Assago alle porte di Milano.

Saranno stati 300, forse qualcuno in più o forse qualcuno in meno ma poco importa, gli operatori che si sono messi in coda alla reception del BricoDay per assistere e partecipare a quello che, a conti fatti, può essere considerato l’evento dell’anno per il mercato italiano del bricolage.

Il tema della giornata di lavori era estremamente interessante “Le medie superfici del bricolage e l’offerta associativa in Italia” e i relatori erano manager di primissimo piano, ma quello che si respirava nella sala era la voglia, l’esigenza, la necessità di stare insieme e di discutere le problematiche di un mercato che continua a dare delle buone soddisfazioni ma che cresce lentamente rispetto alle potenzialità acclarate.

Le insegne delle medie superfici, che rappresentano, con le formule del franchising e del consorzio, la metà dei 687 punti di vendita classificabili come distribuzione moderna in Italia (se poi aggiungiamo anche i punti di vendita diretti di insegne come Bricofer, Brico Ok, Brico Io e Brico Center arriviamo al 65% dei negozi totali), hanno dimostrato durante questo BricoDay tutta la loro forza.

Sono stati gruppi e insegne che davanti ad una platea fondamentalmente composta da aziende loro fornitrici hanno rivendicato un loro spazio di mercato e una loro identificazione che non deve essere confusa ne con la grande distribuzione multinazionale (Leroy Merlin, Castorama, OBI, ecc.) e nemmeno, ovviamente, con quella distribuzione tradizionale composta da ferramenta e colorifici.

In questa ricerca di una nuova collocazione all’interno dello scenario distributivo italiano sono emerse due consapevolezze: la prima riguarda la loro forza, infatti se è vero che le grandi insegne straniere fanno in Italia la metà del fatturato accreditato alla distribuzione moderna del bricolage, è altrettanto vero che le medie insegne rappresentano il restante 50%.

Di conseguenza, ed ecco la seconda consapevolezza, si è profilata l’esigenza di costituire un tavolo di confronto e di aggregazione tra le insegne delle medie superfici, proprio per poter affermare nei confronti sia dei consumatori che delle imprese della produzione una loro precisa identità e tutte le esigenze specifiche che ne conseguono.

I numeri del Bricolage

Nei primi interventi del BricoDay è stato dettagliato numericamente il mercato italiano del bricolage da Igor De Biasio, di GFK Marketing Services Italia, da Samanta Correeale di Indicod-ECR e da Giulia Arrigoni, direttore editoriale della rivista BricoMagazine.

Sulla base dei dati Indicod si evidenzia un mercato che nel 2007 si attestava su un valore di 10,127 miliardi di euro con una costante crescita.

Rispetto alla media di crescita dei mercati del non food, che dal 2005 al 2007 è stata del 3,1%, il bricolage ha fatto registrare una performance sensibilmente migliore attenstandosi su un + 4,5%.

Infatti l’Italia nella classifica relativa all’indice di crescita si posiziona al primo posto davanti a Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia.

Una rincorsa, quella dell’Italia ai Paesi più avanzati in quanto alla diffusione della pratica del bricolage, che ha ancora una lunga strada davanti a se: nella classifica per fatturato l’Italia si posiziona al posto, dietro a U.S.A., Germania, Inghilterra, Francia, Giappone e Australia; mentre nella classifica della spesa per abitante siamo addirittura al 15° posto, dietro praticamente a tutta l’Europa occidentale e a Stati Uniti e Australia che occupano rispettivamente il 1° e il 2° posto.

Rispetto all’andamento dei canali distributivi si evidenzia come le grandi superfici specializzate siano in decisa crescita: rappresentavano il 21,3% del mercato nel 2005 e sono passate al 24,4% nel 2007.

In calo invece il peso della grande distribuzione alimentare (da 11,6% a 11,3%) e dei negozi tradizionali (dal 67,1% al 64,3%). In termini economici i dati GFK confermano la crescita della distribuzione moderna del bricolage, definita DIY Superstore, anche in questo 2008.

Infatti mentre nel periodo gennaio/luglio 2007 svilupparono un giro d’affari pari a 1.469.846.000 euro, nello stesso periodo di questo 2008 è passata a 1.621.792.000 euro, con un incremento del 10,3%.

Le merceologie più importanti? Il DIY (ferramenta, elettroutensili e vernici) che rappresentano il 50,9% del giro d’affari della GDS e, al secondo posto, il giardinaggio con il 16,5%, entrambe in crescita rispetto all’anno scorso.

La provocazione di Danilo Bordi e l’annuncio di Franco Paterno

Gli interventi che si sono poi susseguiti da parte dei responsabili delle più importanti insegne della media distribuzione italiana del bricolage sono stati tutti particolarmente interessanti.

Citiamo tutti: Danilo Bordi di Bricofer Holding; Simone Chiapasco di Brico OK; Paolo Filoramo di Brico Center; Gianfranco Orlandi ed Emanuele Balconi del Consorzio Punto Legno; Franco Paterno del Consorzio Punto Brico e Stefano Prevosti di FDT Group; e ci limitiamo a evidenziare due momenti particolarmente importanti.

Il primo ha visto come protagonista Danilo Bordi di Bricofer che si è concesso una provocazione alla platea dei produttori ponendo alla sala una domanda assolutamente seria, concreta e attuale:

come è possibile che succeda di trovare prodotti dai grossisti e nella rivendita tradizionale con prezzi decisamente inferiori rispetto ai nostri? Non è venuto il momento di fare un po’ di chiarezza sui listini?“.

La platea sostanzialmente non ha risposto alla domanda di Bordi ma il tema è certamente di grande interesse e importanza.

Potrebbe valere da solo un secondo BricoDay.

Il secondo momento importante ha riguardato invece l’annuncio di Franco Paterno del Consorzio Punto Brico della nascita di una loro nuova proposta di franchising che si manifesterà sul mercato con l’insegna “FaiTe“.

Per concludere non possiamo che fare i nostri complimenti agli organizzatori augurandoci che questo primo BricoDay possa avere un seguito anche il prossimo anno.

In assenza di fiere e di appuntamenti istituzionali per il mercato del bricolage italiano, il BricoDay assume un’importanza fondamentale in quanto unico momento di incontro e confronto tra gli operatori del mercato.

Nella foto: Maurizio Casolaro, editore e Giulia Arrigoni, direttore editoriale della rivista BricoMagazine, organizzatrice del 1° BricoDay.

Ottobre 2008

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